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Via Sperandio, i disagi dei residenti: "Tratto del percorso al buio e la vegetazione copre il marciapiede"

Il percorso esterno alle mura medioevali è a rischio, specialmente a seguito della chiusura della strada per il ripristino della frana

La strada transennata

Dopo la frana allo Sperandio, non ci resta che… sperare in Dio. Il corposo “cahier de doléances” dei residenti. Disagi e pericolo. Spuntano come  funghi le lamentele circa la situazione venutasi a creare per i residenti lungo via Sperandio. Il percorso esterno alle mura medioevali è a rischio, specialmente a seguito della chiusura della strada per il ripristino della frana.

Frana ampiamente prevedibile, tanto che ne avevamo anticipato la concreta possibilità [Il marciapiede di via Sperandio sta crollando a valle. Urge intervenire (perugiatoday.it). E successivamente ci eravamo per primi recati sul posto raccontatone l’esito e documentandolo fotograficamente [Crolla il muro dello Sperandio a Perugia, interrotta la strada (perugiatoday.it)].

Nelle more del completamento dei lavori, dicono i residenti: “Per chi si muove a piedi (per esempio per accompagnare i bambini a scuola) non sono stati realizzati percorsi alternativi”.

C’è d’altronde da osservare che: “I percorsi esistenti sono per molti tratti impercorribili e molto pericolosi, a causa della vegetazione che copre il marciapiede”.

Si ricorda anche: “L’assenza di strisce pedonali, poiché, a un certo punto, e addirittura in curva, il marciapiede da un lato finisce e comincia dal lato opposto, quindi si deve attraversare necessariamente la careggiata”.

Ultima perla del corposo “cahier de doléances”? “La mancanza di luci lungo un tratto del percorso”. E ciliegina finale: “Sono già state inviate segnalazioni all'ufficio tecnico competente e alla Polizia municipale, ma ovviamente non vi è finora stato alcun riscontro…”.  

Scrive proprio “ovviamente” la gentile interlocutrice. E non ci sembra una buona valutazione. Occorrerà giungere alle diffide, alla messa in mora e alle carte bollate, per indurre il Comune a fare le cose come si deve?


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