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La voce di frate Alessandro sposa il Jazz con il cd “Il Paese del Sole”

Non solo musica sacra e il tenore debutta come compositore

Si intitola “Il Paese del Sole” il nuovo album di Frate Alessandro Brustenghi. È il suo quinto lavoro discografico, che prosegue sull’onda del cross over tra lirica e musica popolare riprendendo il repertorio che era solito cantare all’inizio dellasua carriera, prima di entrare in convento, restando fedele al messaggio positivo di gioia e bellezza.

“Questo nuovo album nasce come richiesta del nostro ufficio missioni, per sovvenzionare i progetti nel mondo – spiega Alessandro Brustenghi - Perché ho scelto la canzone italiana? Sono stati tanti fan a chiedermelo. Allora ho pensato ad un prodotto che manifestasse l’autenticità e la novità. Così abbiamo registrato in stile live e con una notevole carica jazzista”. 

Il cd è diviso in tre sezioni principali: i primi tre brani sono una rappresentazione della canzone italiana nelle sue radici; segue il repertorio partenopeo con il tema dell’amore per la Patria, e infine la parte squisitamente italiana che, ricordiamolo, è sempre di derivazione del repertorio napoletano, quindi brani degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta. “Come coda finale – sottolinea il tenore - c’è un brano mio inedito, dedicato alla mia terra, al mio paese, Castiglione della Valle. Ho volutamente che questo lavoro fosse un prodotto prettamente umbro: etichetta umbra, musicisti umbri e collaboratori umbri. Con Javier Girotto come ospite speciale. Il cd si conclude con una preghiera, Virgin Santa, anche questa con accompagnamento jazz, a dimostrazione della possibile e lecita contaminazione dei repertori, senza perder il contatto con la sacralità”.


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