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Legge contro l'omofobia, associazioni in piazza a Perugia: "Non un passo indietro"

Insieme alle associazioni promotrici del Coordinamento Umbria Pride e in collaborazione con 6000 Sardine Umbria, saranno in piazza oltre 50 organizzazioni e realtà del territorio regionale

Umbria Pride, foto di repertorio

"Non un passo indietro". Sabato 17 ottobre alle ore 17 in Piazza IV Novembre a Perugia e in Piazza della Repubblica a Terni, le associazioni Lgbti umbre scenderanno in piazza "per chiedere che sulla lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale, identità di genere e genere non si faccia nessun passo indietro e si proceda ad una rapida approvazione della legge". Insieme alle associazioni promotrici del Coordinamento Umbria Pride (AGEDO Terni, Amelia Pride, Esedomani Terni, Famiglie Arcobaleno e Omphalos LGBTI) e in collaborazione con 6000 Sardine Umbria, saranno in piazza oltre 50 organizzazioni e realtà del territorio regionale. Nella stessa giornata si terranno mobilitazioni nelle principali città di tutto il paese.

Come spiegano gli organizzatori in una nota è prevista per il 20 ottobre la ripresa della discussione alla Camera dei Deputati del disegno di legge contro l'omotransfobia e la misoginia (Legge Zan), con la maggioranza di governo intenzionata ad arrivare al voto finale entro la stessa settimana. La comunità Lgbti (lesbica, gay, bisessuale, trans* e intersex) italiana, che da oltre 30 anni attende una legge che contrasti efficacemente l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia, la transfobia e la misoginia, ha indetto una giornata di mobilitazione in tutta Italia a sostegno della legge".

E ancora: "Il disegno di legge in discussione alla camera è l'esito di un lungo percorso di confronto e di mediazione tra associazioni e forze politiche – commentano le associazioni del Coordinamento Umbria Pride - e rappresenta per noi un compromesso accettabile su cui non siamo però disposti a fare nessun ulteriore passo indietro. L’omotransfobia e la misoginia sono emergenze reali nel nostro Paese, e possono essere efficacemente combattute grazie a una serie di azioni positive che puntino a formare e informare le cittadine e i cittadini sulle tematiche legate all'orientamento sessuale, al genere e all'identità di genere. Per questo scendiamo ancora una volta in piazza, per chiedere a gran voce non una legge qualsiasi, ma una buona legge che contrasti le discriminazioni nel nostro Paese. Non un passo indietro".