Attualità

Dopo decenni di silenzio l'organo della concattedrale di Città della Pieve riacquista la sua voce

In tanti all’inaugurazione del restauro dello storico strumento della chiesa dei santi Gervasio e Protasio - Video e fotogallery

L'organo della concattedrale di Città della Pieve, dedicata ai santi Gervasio e Protasio, è tornato alla sua bellezza e funzionalità originaria e, come ha detto l'arciprete don Simone Sorbaioli: "Dopo decenni di silenzio questo strumento riacquista la sua voce".

Il concerto inaugurale del restauro dello storico organo realizzato da Sebastiano Vici tra il 1826 e il 1827 si è svolto ieri sera, preceduto dalla benedizione dello strumento musicale. Una serata indimenticabile per tanti pievesi ed ospiti-visitatori dell’estate 2020 caratterizzata dalla pandemia anche a Città della Pieve, prezioso scrigno d’arte e di storia rinascimentale, patria del Perugino. Nel rispetto delle norme di prevenzione al contagio da Covid-19, molte persone hanno assistito a questo significativo evento culturale per l’intera Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve all’esterno della concattedrale attraverso un maxischermo.

Il concerto inaugurale è stato eseguito dal maestro Adriano Falcioni, organista titolare della cattedrale di San Lorenzo di Perugia, premiato in numerosi concorsi organistici internazionali, nominato nel 2018 dal Ministero per i Beni culturali ispettore onorario per tutti gli organi dell’Umbria, con la partecipazione della corale Polifonica pievese diretta dal maestro e compositore Carlo Pedini e delle storiche Chiarine di Città della Pieve. Sono stati eseguiti brani di alcuni dei più noti compositori vissuti tra i secoli XVII e XIX, Mozart, Kerll, Marcello, Scheidemann, Morandi, Arauxo, Haendel, Bach, oltre al Regina Pacis (per organo e coro) di Pedini.

Prima del concerto una conferenza di presentazione del restauro, moderata dal giornalista Paolo Scandaletti, con interventi di Pietro Corna, titolare dell’omonima ditta specializzata in restauro e costruzioni d’organi a canne, Carlo Pedini, che ha tracciato una breve storia dei “cori di musica sacra” a Città della Pieve, dall’istituzione della diocesi ai nostri giorni, don Simone Sorbaioli, che ha evidenziato l’importante tradizione organaria del duomo di Città della Pieve, Angela Cingottini, con Davis Petri, ha messo in evidenza quanto in questa nota località umbra anche la musica era molto apprezzata in passato, ricordando la figura della nobildonna Marietta Piccolomini della Fargna.

"Città della Pieve ritorna ad essere anche città dell’arte della musica grazie al suo organo Vici", è quanto, in sintesi, hanno detto ed auspicato gli intervenuti, tra i quali il sindaco Fausto Risini nel portare il saluto dell’amministrazione comunale e nell’esprimere gratitudine all’arciprete don Simone Sorbaioli fortemente impegnato nel recupero di opere ed oggetti d’arte sacra.

I lavori di restauro dell’organo Vici, costati 50mila euro, sono stati finanziati in gran parte dall’azienda “Podernuovo” in Palazzone (Si) di proprietà di Giovanni Bulgari, dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dalle offerte di numerosi fedeli. L’apparato decorativo dell’organo e della cantoria è stato ripristinato dallo studio “L’Officina di Artè” di Ilaria Brera e di Mirco Massaro ed hanno contribuito all’insieme del lavoro di restauro anche diverse ditte pievesi.


Si parla di