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Pochi perugini lo sanno, quel tesoro sotto la caserma di via d'Andreotto

La sede della Polizia Stradale, in via Ruggero d’Andreotto, sorge su un’area d’interesse archeologico e ha in pancia un colossale orcio granario d’età romana

Pochi perugini lo sanno: la sede della Polizia Stradale, in via Ruggero d’Andreotto, sorge su un’area d’interesse archeologico e ha in pancia un colossale orcio granario d’età romana.

L’ha segnalato all’Inviato Cittadino il consigliere socialista Carmine Camicia che si è fatto parte diligente per assecondare l’acceso del cronista. Il quale è stato accolto con gentilezza e senso di ospitalità. Ha così potuto non solo entrare, ma anche fotografare lo ziro e quanto resta di una muratura a blocchetti di pietra squadrati, alternati a laterizi. Il tutto circondato da cospicue gittate di cemento armato, relativo alle fondazioni dell’edificio. 

Lo ziro è incastrato in una base di materiale cementizio, nella posizione in cui è stato trovato, immerso nella terra fin quasi alla bocca. “Questa era la consuetudine del tempo, per dare stabilità e per motivi termici, legati alla buona conservazione del contenuto”, ci spiega l’archeologa Luana Cenciaioli, direttrice del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria e di quello di Spoleto.

L’orcio fittile era certamente deputato a fungere da contenitore di derrate alimentari, probabilmente cereali. L’età del manufatto è riferibile all’età imperiale, compresa fra la seconda metà del secondo e l’inizio del terzo secolo dopo Cristo, come documenta il reperimento di una moneta in bronzo dell’imperatore Commodo (180-192 d.C.).

Tra fenditure e scorticature dovute al tempo, pare di distinguere una decorazione in nero effigiante una sirena, di cui si vede chiaramente la coda. Ma l’oggetto è stato solo sommariamente analizzato e richiederebbe uno studio accurato da parte di esperti.

La scoperta avvenne durante gli sbancamenti effettuati per la costruzione della sede della Polstrada, quasi un trentennio fa: esattamente nel 1990. Le strutture residue dovevano essere relative a un insediamento rustico suburbano, in una parte destinata alla conservazione e alla lavorazione dei prodotti agricoli. La villa di pertinenza non è stata – almeno ufficialmente – reperita. Un insediamento rustico analogo (villa- abitazione del proprietario e parte produttiva) è stato scoperto in zona Santa Lucia.

Ciò che resta dell’antico insediamento di via D’Andreotto non è visitabile, trattandosi di una caserma. Assicuro comunque che quel luogo (al livello dei garage) è perfettamente tenuto, areato, adeguatamente illuminato e protetto. Visitabile a richiesta, ma con qualche difficoltà, causata dalla mancanza di un referente che garantisca l’apertura e l’accompagnamento in loco.