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Coronavirus, a Pasqua mascherine a messa e niente scambio dei ramoscelli d'ulivo la domenica delle Palme

Le indicazioni della Cei e del cardinale Bassetti per i riti della Settimana Santa: introdotta una speciale preghiera "per quanti soffrono a causa della guerra" il Venerdì Santo

Lo stato di emergenza è terminato il primo aprile e anche la Chiesa si prepara a tornare alla normalità nel corso delle celebrazioni religiose, soprattutto in vista della Pasqua. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, nonché arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (almeno ufficialmente fino a domani, giorno in cui compirà 80 anni e a 5 dalla proroga), ha diramato alcune indicazioni cui attenersi.

Secondo la Cei la situazione sollecita a un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus.

Quindi si consiglia di mantenere l’obbligo di mascherine nei luoghi di culto al chiuso; non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone; si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto; acquasantiere, si continui a tenerle vuote; scambio di pace è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio; distribuzione dell’Eucaristia, i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano; non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al Covid-19; si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti; è possibile riprendere la pratica delle processioni.

Nella celebrazione del Venerdì Santo sarà aggiunta una speciale preghiera “per quanti soffrono a causa della guerra”, nella solenne “Preghiera universale”.

Quanto ai riti della Settimana Santa si ricorda di esortare i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media.

La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.

Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto dal Messale Romano. Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina.

Il Venerdì Santo, tenuto conto dell’indicazione del Messale Romano, il Vescovo introduca nella preghiera universale un’intenzione “per quanti soffrono a causa della guerra”. L’atto di adorazione della Croce avverrà evitando il bacio.

La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito.


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