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INVIATO CITTADINO Perugia, pioggia e buriana sconvolgono l’acropoli. E lo store di Guarducci va a mille...

In crisi le mascherature di cantiere sull’ingresso della cattedrale e difficoltà nell'allestimento dell'albero di Natale, mentre curiosi e compratori affollano il negozio in piazza IV Novembre

Pioggia e buriana sconvolgono l’acropoli e mettono in crisi le mascherature di cantiere. Accade sull’ingresso della cattedrale (quello vero, verso piazza Danti) dove il vento strappa e chiama in causa l’intervento dei Vigili del Fuoco. I quali tolgono le parti insicure, sventolanti e sbrindellate e riagganciano quelle integre.

Un vento con carattere di eccezionalità ha investito il tessuto, nato per resistere, grazie ai microfori. Ma lo strappo è troppo forte e mette in crisi materiali e agganci.

Anche il grande albero è stato montato per tutto il giorno sotto la pioggia battente. Gli operai in bilico sul cestello telescopico, sicuro, ma oscillante, hanno faticato non poco per portare a termine l’operazione con la pioggia battente. Peraltro sotto gli occhi delle persone che affollavano il centro, malgrado le condizioni meteo proibitive. I materiali erano appoggiati a terra e gli addetti operavano con la gente che girellava in prossimità. Poveretti: una pena! Ci si chiede se sussistessero le previste condizioni di sicurezza.

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Ci si domanda anche se si dovesse attendere proprio il giorno dell’Immacolata per portare a termine l’operazione e se non fosse invece opportuno - come a noi sembra - anticipare di un paio di giorni. In modo da far trovare montato l’alberone in condizioni di sicurezza. Peraltro il giorno 7 dicembre è stato caratterizzato da bel tempo che avrebbe consentito di operare con calma e tranquillità.

Ridursi così all’ultimo momento, con tanta gente in giro, non è stata di certo decisione prudente e assennata. Considerando peraltro la situazione meteorologica rischiosa. 

Per aspera ad astra (Cicerone: la strada della virtù e della gloria è irta di difficoltà). Albero più alto – si dice – di mezzo metro rispetto a quello dell’anno scorso. Che superava la quota di quello del 2019 di un altro mezzo metro. Con la progressione: 17-17:50-18. Di questo passo, fra una decina d’anni arriveremo a 23. Decisamente un bel numero. Di forte caratura simbolica, secondo la cabala e il brocardo popolare che lo associa alla buona sorte.

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Intanto, in piazza IV Novembre, il nuovo store di Guarducci ha fatto strike. Con curiosi e compratori che hanno affollato il negozio. Segno che le critiche rimbalzate sui social erano polemiche di panna montata. A riprova della vocazione cioccolatiera della Vetusta. E a conferma della genialità delle intuizioni dell’architetto del cioccolato. “Criticate quanto volete, ma prendete atto dei fatti”, ha detto qualcuno. E non ha sbagliato.