Attualità

Guerra in Ucraina, il canto di pace dei ragazzi di Borgo XX Giugno e San Paolo

Liberate tre colombe. Poesie e cartelloni per dire no alle violenze delle ultime settimane

I cartelloni con l’arcobaleno e quelli della bandiera ucraina. Le colombe disegnate e quelle che sono state liberate in cielo. Le canzoni e le parole, le poesie, “La luna di Kiev” di Gianni Rodari che in questi giorni terribili è diventata quasi un inno. AI giardini del Frontone, i bambini classi terza, quarta e quinta della primaria Borgo XX Giugno e i ragazzi della I D della scuola secondaria San Paolo si sono ritrovati per lanciare insieme un messaggio di pace.

L’occasione è stata quella della Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. Costituzione di cui hanno ricordato prima di tutto l’articolo 11: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”.

“Questa iniziativa - commenta la dirigente scolastica, Simonetta Zuccaccia - attesta non solo la richiesta di pace da parte dei bambini, ma anche la loro capacità di tendere la mano a chi in questo momento sta vivendo un grande dramma. L’iniziativa nasce proprio dalle tante domande che gli studenti hanno rivolto alle loro insegnanti su quanto sta accadendo in Ucraina e alla voglia di fare qualcosa per manifestare la loro contrarietà a questo attacco bellico.

Nonostante ancora non siano arrivate all’Istituto comprensivo Perugia 3 richieste per ospitare i bambini e le bambine profughi dell’Ucraina, siamo pronti ad accoglierli e questa manifestazione ne è ulteriore testimonianza. Le colombe che volano in cielo rappresentano proprio la richiesta di tutti noi perché questa guerra disumana finisca”.


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