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Coronavirus e ritorno a scuola, l'Umbria al decimo posto per l'affollamento: 19 alunni per classe

Bocciata la richiesta dei dirigenti scolastici di prevedere 50% in presenza. Resta il nodo dell'assembramento sui mezzi di trasporto

Ingressi scaglionati, metà della popolazione scolastica in presenza e metà in didattica digitale a casa, aumento dei bus per trasportare gli alunni (dove si possono trovare mezzi e autisti aggiuntivi?). Sono tutte domande che attendono risposta in attesa della paventata ripresa della didattica in presenza a partire dal 7 gennaio.

I dirigenti scolastici hanno chiesto un rientro a scuola al 50%: metà degli studenti a casa e metà a scuola, con turni alternati, in modo da garantire la presenza a scuola per tutti. Solo che l’ultimo Dpcm indica la quota del 75%, quindi, l’unica soluzione deve puntare al raggiungimento di quella quota.

Allora si fa avanti l’ipotesi dei turni scaglionati: un gruppo entra alle 8 ed esce alle 13, un altro gruppo entra alle 10 ed esce alle 15, in modo da non affollare la scuola né i mezzi di trasporto.

Ipotesi che comporterebbe la messa su strada di un centinaio di autobus (o di corse?) in più, con conseguente aumento dei costi per la Regione tra i 6 e gli 8 milioni di euro.

Una ricerca di Das gruppo Generali, compagnia specializzata nella tutela legale del mondo della scuola, riferisce che fronte di una media nazionale di 20,34 alunni per classe, l’Emilia-Romagna è la regione con la più alta densità di alunni (21,86) seguita da Lombardia (21,44) e Toscana (21,24), mentre l’Umbria è decima con una media di 19,98 alunni per classe. Le classi meno “affollate” si trovano in Molise (17,73), Basilicata (18,06) e Calabria (18,13).

In Umbria le classi più affollate sono quelle delle scuole medie, con 21,03 alunni per classe: sono 23.785 gli alunni iscritti negli istituti di primo grado della regione, suddivisi in 1.131 classi. La minore densità si registra nelle scuole primarie, con una media di 17,77 alunni per classe.

In Umbria gli studenti delle superiori che il 7 gennaio torneranno in presenza sono 117.665: 6.874 nei professionali, 10.366 nei tecnici, 21.366 nei licei. E se in aula basterebbe indossare la mascherina e mantenere le distanze, il problema maggiore rimane quello degli assembramenti all’interno degli autobus, nelle parti comuni della scuola e all’ingresso o all’uscita.


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