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Siringhe usate gettate dove capita, raccolte in un anno oltre due quintali: i dati a Perugia

Siringhe che, come spesso documentato anche dalla nostra testata, sono state gettate anche nei parchi o vicino alle scuole

Sono 220 i chili di siringhe abbandonate nelle aree pubbliche di Perugia raccolte nel 2017, 30 in più rispetto all’anno precedente. Siringhe che, come spesso documentato anche dalla nostra testata, sono state abbandonate anche nelle aree verdi o nelle aree antistanti gli istituti scolastici. Sono i dati forniti dal vice sindaco di Perugia, Urbano Barelli, nel corso di una risposta ad un’interrogazione orale della consigliera del Pd, Emanuela Mori,  in merito al consumo di droga e della presenza di siringhe nel parco Chico Mendez.

La Mori, nel corso dell’interrogazione, ha chiesto all’amministrazione “quali provvedimenti e azioni metterà in atto per un presidio adeguato e attivo dei parchi pubblici della città di Perugia e delle sue periferie per restituire ai cittadini la possibilità di usufruirne senza timori e in libertà”. Occorre da parte dell’Amministrazione – continua il consigliere Emanuela Mori – una diversa presa di coscienza rispetto a quella del governo in emergenza del singolo episodio.

“Il servizio di raccolta delle siringhe – ha evidenziato in risposta il vice sindaco Barelli – viene effettuato in tutte le aree pubbliche servite dallo spazzamento stradale garantendosi inoltre l’esecuzione di specifici interventi a chiamata ove necessario. Il tutto attraverso il lavoro di operatori muniti di idonei dispositivi protettivi. Dalla data di presentazione ad oggi non risultano richieste di rimozione inevase”.

“Il problema della droga – ha chiarito Barelli - è frutto di un disagio giovanile che è proprio di tutte le città italiane e che a Perugia si è manifestato soprattutto nel passato. In questi 4 anni di legislatura si è quindi lavorato su due fronti: la prevenzione, che passa anche per la collaborazione con cittadini ed associazioni nel progetto futuro nel verde, e nel controllo-presidio delle aree, d’accordo con le forze dell’ordine. Ciò ha consentito di restituire una situazione migliore in centro storico e nei principali parchi cittadini che possono, quindi, dirsi luoghi sicuri e godibili, ma non scevri da fatti a volte spiacevoli come quello segnalato nell’interrogazione”.


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