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INVIATO CITTADINO Tempi amari per il futuro ferroviario in Umbria nei prossimi 10 anni

Trecchiodi all'attacco: "Lo scopo è distruggere il nostro sistema ferroviario e favorire le linee di bus privati"

Trecchiodi e treno - Foto Sandro Allegrini

Tempi amari per il futuro ferroviario in Umbria nei prossimi 10 anni. Quasi una pianificazione a tavolino.

Lo scopo?

“Distruggere il nostro sistema ferroviario e favorire le linee di bus privati”.

Questa la risposta del colonnello Alessio Trecchiodi, riconosciuta autorità nel campo delle comunicazioni.

Che precisa: “Sulla stampa, giorni fa, è uscito un resoconto sulle ferrovie rumene che sono in una situazione disastrosa, tanto che la velocità media non supera i 43 km/h”.

Da noi le cose vanno meglio?

“Non tanto. Un confronto con la nostra Italia diventa d'obbligo: infatti la velocità media di un treno regionale tra Civitanova Marche e Fabriano è di circa 47 km/h (59 km/h sulla Foligno-Terontola)”.

Cosa accade in Romania?

“Questa situazione delle ferrovie rumene favorisce la crescita di società di linee di autobus e la motorizzazione privata. È un fenomeno tipico di alcune nazioni europee che rinunciano alla potenzialità di un sistema ferroviario moderno, favorendo il trasporto su gomma, di cui l'Italia è l'esempio più fulgido, in Europa”.

Insomma, saremmo un pessimo esempio. E l’Umbria come se la passa?

“L’Umbria brilla su tutti in negativo. Infatti, il gruppo FS, nel suo piano industriale decennale (2021-2031), assegna alla nostra Regione 2 miliardi per la viabilità stradale e solo 1,4 per quella ferroviaria”. 

Comunicazioni in Umbria. Nessuna pioggia di miliardi. Solo una pioggerella di monetine. Facciamo i conti in tasca alla nostra regione

Rientra in queste scelte anche il Nodino?

“L'Umbria è la Regione italiana meno dotata di ferrovie ma la più dotata di strade, auto e superstrade! Evidentemente, in Umbria, politica e costruttori di infrastrutture dettano questa linea, il Nodino ne è l'esempio più fulgido!”.

Quali le prospettive?

“Se nulla cambia, dovremmo contare su due terminal ferroviari per utilizzare i treni Frecciarossa: Rigutino, a 9 km da Arezzo, e Orte. Insomma: per recarsi a Milano, distante mediamente dall'Umbria 500 km, ne dovremmo fare circa 100 con un mezzo gommato o con un treno regionale”.

E per il Sud?

“La situazione non cambia per i collegamenti verso Sud dove chi usa il treno avrà una percorrenza media con Napoli di 4 ore, con la scomodità di dover cambiare treno a Roma. Quando invece con i Frecciarossa, se fossero operativi sui nostri binari, avremmo una percorrenza per Napoli (da Perugia) di 3h:20’”.

Insomma, per le ferrovie ci hanno dato pochi soldi, quasi un’elemosina?

“Visionando il piano industriale di FS, da qui al 2031, per l'Umbria è stato erogato il minor finanziamento tra tutte le regioni; in particolare, è escluso il completo raddoppio tra Fabriano-Foligno e Orte”.

E la Foligno-Terontola?

“Ancora peggio va per la Foligno-Terontola, coi suoi 155 anni di vita. Poiché ne passeranno altri 10 senza un pur minimo intervento di modifica del tracciato ottocentesco”.

Che mi dici, invece, riguardo alle strade?

“Nel frattempo, in questi 10 anni avremo le seguenti superstrade completamente a 4 corsie: Perugia-Ancona; Civitanova Marche-Perugia-Siena-Grosseto; Fano- S.Giustino-Arezzo-Grosseto; Spoleto-Foligno-Perugia-Bettolle-Grosseto; Ravenna-Perugia-Terni-Orte-Viterbo-Civitavecchia”.

E non basta?

“Nel quadro di questa ottima rete stradale, occorre aggiungere strade a scorrimento veloce come la Fossato di Vico-Foligno e la Terni-Rieti e forse la Ascoli Piceno-Norcia-Spoleto-Acquasparta”.

Eventualità da scongiurare?

“La realizzazione di quest'ultima distruggerà completamente l'itinerario magico lungo le valli del Corno, del Sordo e del Nera”.

In conclusione?

“Torno all’affermazione iniziale. C’è stata una pianificazione a tavolino per distruggere il nostro sistema ferroviario e favorire le linee di bus privati. Con la differenza che le altre Regioni si muoveranno con le ferrovie a 130 km/h, mentre l'Umbria si è no a 65 km/h”.


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