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Università italiane, la classifica del Censis: Perugia perde il primato tra i grandi atenei per 0,2 punti

La classifica completa per il 2022-2023

Il Rettore dell'Università di Perugia, foto di repertorio

Uno scarto di 0,2 punti e Perugia perde il primato della classifica Censis dei grandi atenei statali per il 2022-2023. Pavia fa 91, Perugia 90,8. 

Nel dettaglio l'Unipg fa registrare un punteggio di 86 nelle borse di studio (contro l'85 di Pavia), 103 in comunicazione e servizi digitali (contro il 99 di Pavia), 94 in internazionalizzazione (contro l'88 di Pavia), 86 in servizi (contro l'85 di Pavia), 88 in strutture (contro il 95 di Pavia) e 88 in occupabilità (contro il 94 di Pavia). 

E il rettore dell'Unipg, Maurio Oliviero, commenta così le voci della classifica che hanno portato al secondo posto dopo anni di primato: “L’enorme crescita delle immatricolazioni registrata dall’Università degli Studi di Perugia negli ultimi due anni, con più di 20.000 nuovi immatricolati e che ci ha visto addirittura come Ateneo più in crescita del Paese nel 2020, richiede investimenti importanti a medio e a lungo termine sulle strutture, al fine di garantire la sostenibilità di aule, biblioteche e laboratori rispetto al numero degli studenti, specialmente se si vogliono mantenere standard qualitativi di eccellenza. Un segnale sicuramente positivo in questo senso, anche tenuto conto della costante crescita di studentesse e studenti, è costituito dal miglioramento riscontrato nella qualità dei nostri servizi e dalla ottima tenuta dell’internazionalizzazione".

Infine, conclude il rettore, "merita una considerazione il tema dell’occupabilità dei nostri laureati, sul quale ci siamo impegnati moltissimo e che ci ha visto stringere accordi con aziende, istituzioni e realtà di eccellenza nazionale e internazionale, grazie anche all’istituzione di nuovi corsi di laurea orientati alle esigenze del mercato e rispetto al quale ci aspettiamo, nei prossimi anni, un coinvolgimento ancora maggiore del mondo del lavoro regionale, affinché sia possibile offrire alle nostre studentesse e ai nostri studenti opportunità di impiego sempre più importanti direttamente sul nostro territorio, riuscendo così a mantenere qui lo straordinario patrimonio costituito dalle enormi potenzialità dei nostri giovani". 

Università, la classifica Censis 

I mega atenei statali, la classifica 

I grandi atenei statali, la classifica 

I medi atenei italiani, la classifica 

I piccoli atenei statali, la classifica 

I politecnici, la classifica

La prima posizione tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) è occupata anche quest’anno dall’Università di Bologna, con un punteggio complessivo di 89,8. Seguono l’Università di Padova e La Sapienza di Roma, rispettivamente in seconda e terza posizione con i punteggi di 88,0 e 86,5. Sale in quarta posizione l’Università di Pisa (85,2), che scalza l’Università di Firenze, che retrocede al quinto posto, totalizzando 84,3. Avanza di due posizioni l’Università Statale di Milano (82,7), che tra i mega passa dall’ottava alla sesta posizione. L’Università di Palermo si conferma settima, ex aequo con l’Università di Torino, con 80,8 punti. Chiudono la classifica dei mega atenei l’Università di Bari e la Federico II di Napoli, rispettivamente in penultima e ultima posizione. 

I mega atenei statali, la classifica 

I grandi atenei statali, la classifica 

I medi atenei italiani, la classifica 

I piccoli atenei statali, la classifica 

I politecnici, la classifica

È l’Università di Pavia quest’anno a detenere la posizione di vertice tra i grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), con un punteggio totale di 91,0, superiore a quello dell’Università di Perugia, che dopo un lungo periodo di  primato retrocede in seconda posizione con 90,8 punti. Scalano la classifica di una posizione l’Università della Calabria e l’Università di Venezia Ca’ Foscari, passando rispettivamente in terza e quarta posizione con un punteggio di 90,3 e 88,7. Salgono di due posti l’Università di Milano Bicocca (+13 punti nell’indicatore dei servizi per gli studenti) e l’Università di Cagliari (+10 punti nell’indicatore relativo a comunicazione e servizi digitali), rispettivamente in quinta e sesta posizione con i punteggi di 88,5 e 87,8. Segue in settima posizione l’Università di Parma (86,8), a cui si accoda l’Università di Genova (85,7), ottava, avendo scalato tre posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. Stabile in decima posizione l’Università di Roma Tor Vergata (85,0), seguita in undicesima posizione dall’Università di Salerno (84,8), che perde rispetto alla scorsa annualità 9 posizioni, a causa soprattutto dell’apprezzabile decremento dell’indicatore relativo a borse e altri servizi in favore degli studenti gli studenti (-28 punti). Guadagna una posizione l’Università di Chieti e Pescara, che con il punteggio complessivo di 80,3 si colloca in quindicesima posizione. Chiudono, infine, la classifica dei grandi atenei statali l’Università di Roma Tre (78,8), l’Università di Catania (78,3) e quella di Messina (75,8), rispettivamente in terzultima, penultima e ultima posizione. 

I mega atenei statali, la classifica 

I grandi atenei statali, la classifica 

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I piccoli atenei statali, la classifica 

I politecnici, la classifica

Apre la classifica dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti) l’Università di Siena, che con il punteggio di 96,7 si guadagna la prima posizione, detenuta lo scorso anno dall’Università di Trento, che con 94,8 scende in terza posizione (a causa soprattutto della perdita di 10 punti nell’indicatore relativo all’occupabilità), preceduta dall’Università di Sassari (96,0), che guadagna una posizione (grazie soprattutto all’incremento di 15 punti nell’indicatore relativo a borse e altri servizi in favore degli studenti). Anche quest’anno, stabile in quarta posizione c’è l’Università di Trieste, che totalizzando 94,5 punti precede l’Università di Udine (quinta con 94,0 punti), che perde due posizioni rispetto alla precedente classifica. Scende di una posizione l’Università Politecnica delle Marche (91,2), attestandosi in sesta posizione, seguita dall’Università di Brescia (88,5), che si mantiene stabile al settimo posto. L’Università del Salento (87,0) scende dalla sesta all’ottava posizione, seguita dall’Università di Urbino Carlo Bo (84,8), stabile in nona. Guadagna una posizione l’Università dell’Insubria (83,3), decima in graduatoria. Ne perde una l’Università di Foggia (undicesima con 82,3 punti) e quattro l’Università del Piemonte Orientale (dodicesima con 82,0). Chiude il ranking, in ultima posizione, l’Università di Napoli Parthenope, preceduta in penultima e terzultima posizione dall’Università di Napoli l’Orientale e dall’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro. 

I mega atenei statali, la classifica 

I grandi atenei statali, la classifica 

I medi atenei italiani, la classifica 

I piccoli atenei statali, la classifica 

I politecnici, la classifica

Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) continua a occupare la prima posizione l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo pari a 99,5, seguita in seconda da un altro ateneo marchigiano, l’Università di Macerata, che somma il punteggio di 87,2. Al terzo posto, avendo scalato tre posizioni grazie anche all’incremento di 8 punti e di 6 punti rispettivamente negli indicatori relativi a comunicazione e servizi digitali e occupabilità, quest’anno c’è l’Università Mediterranea di Reggio Calabria (86,5). Retrocedono in quarta e quinta posizione gli atenei laziali di Cassino (85,0) e della Tuscia (83,0). Si sposta verso l’alto della classifica l’Università della Basilicata (80,5), che acquisendo due posizioni si qualifica sesta, prima dell’Università di Teramo (80,2), stabile al settimo posto. Retrocede di tre posizioni l’Università del Sannio (79,3), a causa soprattutto del decremento di 23 punti riportato nell’indicatore relativo a borse e altri servizi in favore degli studenti, ricoprendo la penultima posizione, prima dell’Università del Molise (75,7), che chiude la classifica dei piccoli atenei statali. 

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I grandi atenei statali, la classifica 

I medi atenei italiani, la classifica 

I piccoli atenei statali, la classifica 

I politecnici, la classifica

La classifica dei Politecnici è guidata anche quest’anno dal Politecnico di Milano (con un punteggio pari a 97,0), seguito al secondo posto dal Politecnico di Torino (91,5), che occupa la seconda posizione, che lo scorso anno apparteneva allo Iuav di Venezia (90,5), ora in terza posizione. Chiude la classifica il Politenico di Bari (87,7). 

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