Cronaca

Costruisce una piscina abusiva nei boschi di Tuoro sul Trasimeno: condannata

La proprietaria del terreno aveva trasformato una vasca per la raccolta di acqua in funzione antincendio senza permessi

Costruisce una piscina abusiva in mezzo ai boschi attorno a Tuoro sul Trasimeno, bloccata dalla Soprintendenza, dal Comune e, infine, dal Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria.

Una signora, difesa dagli avvocati Mario Rampini e Marta Polenzani, ha fatto ricorso al Tar contro il Ministero dei Beni e le attività culturali e del turismo, in persona del Ministro pro tempore, la Soprintendenza Archeologica, belle Arti e paesaggio dell’Umbria e il Comune di Tuoro sul Trasimeno, chiedendo l’annullamento degli atti con i quali le sarebbe stato impedito di trasformare “una vasca per la raccolta delle acque piovane meteoriche, completamente interrata, ai fini antincendio” in una piscina lunga 12 metri e larga 4.

Il terreno su cui realizzare la piscina si trova immerso nelle “aree boscate” della zona che “costituiscono quadri naturali e panoramici godibili dai punti di vista accessibili al pubblico già tutelati ed offrono punti di vista accessibili al pubblico dai quali punti di vista è possibile godere le splendide visuali del Lago Trasimeno”.

La ricorrente, però, non ha chiesto “il rilascio di un’autorizzazione paesaggistica in funzione di un intervento edilizio progettato e non ancora avviato, bensì l’accertamento postumo della compatibilità paesaggistica di un manufatto già compiutamente realizzato”. E in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico non si può fare e il “fatto compiuto” non è sanabile, con tanto di obbligo di ripristinare lo stato dei luoghi. Da qui il rigetto del ricorso.


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