Cronaca

Conflitto Palestina-Israele, l'appello dei frati di Francesco: "Fermate questo inferno! Fermate la strage di innocenti"

"I vostri popoli portano nei cuori cicatrici antiche, ma dovete trovare “percorsi di pace che conducano a rimarginare le ferite"

Dal Sacro Convento e dalla Porziuncola di Assisi, la terra del dialogo tra i popoli in nome di San Francesco, è stato lanciato un appello  alle Nazioni Unite e alle Autorità di Israele e Palestina per fermare la guerra in corso tra le due nazioni, con tanto di vittime ed edifici distrutti dai missili. Un appello che porta le firme Domenico Sorrentino, ArciVescovo di Assisi Nocera Umbra e Gualdo Tadino, Frate Marco Moroni Custode della Basilica Papale di San Francesco e del Sacro Convento di Assisi, Frate Massimo Travascio Custode della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola del sindaco di Assisi Stefania Proietti. I destinatari sono in particolare il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese e Stato di Palestina Mahmūd Abbās e il Primo Ministro dello Stato di Israele Benjamin Netanyahu. I passaggi più importanti dell'appello. 

1) “La Terra Santa brucia! Noi vi preghiamo, fermate questo inferno... noi vi imploriamo di compiere tutto ciò che è in vostro potere per fermare quello che sta accadendo, e che state anche personalmente vivendo. A Gerusalemme, in Israele, in Palestina, vive un mosaico di popolazione in uno stesso territorio. Su questa terra, che miliardi di persone al mondo considerano Santa, non può continuare a spargersi sangue, sangue innocente, sangue di civili e donne, sangue di bambini. Il nostro appello accorato vi giunge da Assisi, città di Santa Chiara e di San Francesco". 

2)  I figli spirituali di San Francesco vivono da oltre 800 anni in Terra Santa, e nel carisma del loro Serafico Padre, considerano tutti come fratelli e sorelle, indipendentemente dal fatto che siano cittadini israeliani, di religione ebraica o laici, arabi israeliani, israeliani cattolici o musulmani, palestinesi cristiani o musulmani, laici, palestinesi di Gerusalemme o con altro titolo e status: San Francesco ci insegna, con rivoluzionario coraggio, che tutti siamo persone, siamo esseri umani, siamo fratelli e sorelle. In Israele e Palestina, a Gerusalemme e nella Striscia di Gaza, ci sono solo uomini, donne e bambini, e solo per questo hanno tutti gli stessi diritti. Ed hanno tutti il diritto di vivere, e nessuno di loro può morire per la violenza cieca e scandalosa a cui stiamo assistendo. A noi giunge notizia di guerriglia, di violenze inaudite, di civili morti e feriti e di bambini uccisi nella Striscia di Gaza come in Israele. Nessuno di loro ha colpe di antiche cicatrici. Dovete fermare la strage di innocenti!

3) La Città di San Francesco, il Santo della Pace e del dialogo, la città messaggio di Papa Francesco, non può rimanere indifferente a tanta sofferenza generata dalla guerra che sta deflagrando in Terra Santa. Perchè «la guerra è la negazione di tutti i diritti. Se si vuole un autentico sviluppo umano integrale per tutti, occorre proseguire senza stancarsi nell’impegno di evitare la guerra tra le nazioni e tra i popoli.”  I vostri popoli portano nei cuori cicatrici antiche, ma dovete trovare “percorsi di pace che conducano a rimarginare le ferite, c’è bisogno di artigiani di pace disposti ad avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia.” Perché la sofferenza dei vostri popoli è la vostra sofferenza.

4) Vi rivolgiamo questo appello accorato con tutte le nostre forze: fatevi artigiani di pace! Noi vi preghiamo: fate tutto ciò che è in vostro potere per fermare la violenza! Perché quando vi sarà, e ci sarà, chiesto quanta Pace abbiamo seminato, potremo dire di non aver lasciato nulla di intentato. Questo è il motivo per cui scriviamo, oltre alla speranza della Pace che supera in noi ogni annichilita disperazione. Da Assisi, oggi, si leva un grido per la salvezza della Terra Santa e di tutti i suoi popoli, al di là di ogni distinzione di religione e cultura, che raccoglie l’anelito di una Città che non è nostra ma è del
mondo, la Serafica Città del Santo del dialogo e della Pace: Mai più guerra, solo la Pace è Santa!


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