Cronaca

L'INTERVENTO C'era una volta ARES, un cane torturato…..di cui non si parla più !

Il cane Ares

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Carla Zaganelli che ricorda la vicenda del cane Ares che sarebbe stato - il condizionale è d'obbligo - rubato al padrone in pieno centro storico da alcuni strani ceffi e poi è stato ritrovato morto, barbaramente torturato, sul monte Subasio. Una strana storia di cui si sta occupando la Squadra Mobile e non mancano elementi che non tornano...

di Carla Zaganelli

A distanza di circa un mese dall'efferato delitto nei confronti di Ares, uno splendido e forte Pitbull che animava spesso le vie del Centro Storico di Perugia in compagnia dei suoi padroni, nonostante il coinvolgimento di innumerevoli persone, non solo di Perugia ma di tutta Italia, con scesa di campo a sua difesa (prima del suo ignobile ritrovamento) non solo di Associazioni Animaliste, note a livello nazionale (ENPA - AIDAA), ma anche dello stesso Sindaco della città di Perugia, indignati tutti, per una morte così straziante e non concepibile di un cane indifeso, certo solo dell'amore dei suoi proprietari, dopo una serie di ipotetiche voci circolate ed Articoli di Stampa che hanno edotto la città sulle ipotesi le più svariate, mai confermate, sul rapimento di ARES (per combattimenti tra cani, per la sua vendita all'estero, trattandosi di razza così pregiata, per possibile diatriba con persone di malaffare, per dispetto a seguito di qualche parola di troppo tra ragazzi ..)…

A distanza di un mese, dicevo, è calato un improvviso silenzio sulla vicenda, nessuno ne parla più, pur avendo letto sempre nella Stampa, ormai giorni or sono, che le indagini erano in dirittura di arrivo.

Mi chiedo, come è possibile ? La fine di ARES, il suo ritrovamento solo poche ore dopo la sua sparizione, le terribili modalità di uccisione .. fanno di questo caso che, ripeto, ha coinvolto la sensibilità di cittadini (proprietari e non di cani), straziandone il cuore, come alla sottoscritta ma non solo, per l'incredulità dell'accaduto, della barbarie usata nei confronti di un povero Amstaff , cucciolone di neanche due anni, ignaro della sua sfortunata sorte, un fatto così grave di cronaca da non poter essere, per lo meno così come sembra, dimenticato o sminuito nella sua orribile complessità.

Chiedo pertanto, facendomi portavoce, come immagino, delle innumerevoli persone che sono state coinvolte emotivamente nella "Storia maledetta", che Ares non venga dimenticato, che la sua morte così atroce trovi giustizia, che il dolce cucciolone, che ha avuto a sua insaputa tanta incredibile notorietà e cui siamo stati tutti vicini con l'immenso, purtroppo inutile, affetto di cui eravamo capaci, possa trovare in tal modo, giusta pace per sempre.

Perugia, 27.07.2014


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