Cronaca

Così depredavano le aziende, presa la banda dei furti dopo ore di caccia all'uomo: nell'auto migliaia d'euro di refurtiva

Localizzati e infine arrestati, per loro l'accusa è di furto aggravato mentre la refurtiva recuperata dai carabinieri nell'auto è stata riconsegnata ai legittimi proprietari

Furti a raffica quelli avvenuti da Deruta a Todi fino al ternano da metà settembre. Sono almeno una trentina i colpi, tra tentati e perpretrati. Venti concetrati nel tuderte, una decina invece aqd Acquasparta. I furti sono stati messi a segno in particolare a carico delle aziende del territorio, importanti aziende sia nel settore della ferramenta che in quella dell'elettronica.

Un fenomeno che aveva messo in allerta le forze dell'ordine a presidio del territorio fino a quando - anche grazie alla collaborazione dei cittadini - non sono riusciti a stringere il cerchio intorno alla banda composta di cinque romeni residenti in Campania: tre nel napoletano, uno di Avellino e un altro di Caserta, a cui vengono contestati cinque colpi perpetrati in una sola notte nella zona industriale tuderte.

Assalti alle aziende, banda di ladri catturata: cinque arresti, inseguimento da film sulla E45

Tutti i dettagli dell'arresto sono stati illustrati questa mattina, nela sede del Comando Provinciale dei carabinieri di Perugia, alla presenza del Tenente Colonnello Domenico Mastrogiacomo, del maggiore Luigi Salvati Tanagro della Compagnia di Todi, del luogotenente Bartolomeo Aleo del Norm di Todi e del capitano Alessio Perlorca della Compagnia di Terni. Una operazione che ha portato, come detto, all'arresto della banda, composta da cinque pregiudicati di età compresa tra i venti e i trent'anni e arrestati dopo qualche ora di ricerca in un alcuni campi del tuderte. 

Tutto è partito la sera del 22 novembre quando è scattato l'allarme in una azienda della zona che si occupa di prodotti per l'agricoltura e il giardinaggio. Immediato l'intervento dei carabinieri del Norm di Todi, che hanno notato alcuni uomini che si stavano arrampicando lungo una scarpata nello stesso istante in cui una Fiat Bravo proveniente da Perugia stava rallentando la marcia per appostarsi in una piazzola di sosta nei pressi della E45.

Subito saliti nell'auto che li aspettava, i sospettati si sono dati alla fuga inseguiti dai carabinieri. Sentendosi alle strette, hanno deciso però di abbandonare la Fiat (non risultata rubata) dopo la galleria di Collevalenza con all'interno ancora la refurtiva e dileguandosi a piedi nelle campagne circostanti.  All'interno della vettura i militari hanno potuto ritrovare parte della refurtiva dei malviventi, in particolare tagliaerba, motoseghe, per un valore stimato di circa 5mila euro e delle particolari torce (sei in tutto) dal valore di circa mille euro l'una. 

Ma quella notte la banda ha colpito almeno altre 4 aziende; un consorzio agrario, un'azienda di elettronica da dove sono state prelevate le torce, un altro furto tentato in una officina a ridosso del consorzio dove hanno cercato di asportare due furgoni, ma senza riuscire nell'intento.

L'ultima azienda assalita nel corso della stessa notte è quella di giardinaggio e ferramenta. Tre colpi tentati e due riusciti, con un inseguimento lungo la E45  e il ritrovamento della banda intorno alle 16.30 nascosta nei campi. In volo anche l'elicottero del Nucleo Elicotteri Pratica di Mare. Localizzati e infine arrestati, per loro l'accusa è di furto aggravato mentre la refurtiva recuperata dai carabinieri nell'auto è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.  

Una vera e propria caccia all'uomo culminata con l'arresto. I cinque colpi (non tutti riusciti) messi a segno nel corso della notte e del mattino tra il 22 e il 23 novembre, secondo le indagini hanno avuto lo stesso modus operandi.  Il gip del tribunale di Spoleto ha convalidato per i cinque indagati l'arresto e disposto come misura cautelare l'obbligo di dimora e permanenza notturna nel comune di residenza e l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.


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