Cronaca

Capo clan dello spaccio in manette: le parole in codice per gli appuntamenti con i clienti

Foto d'archivio: spacciatori in azione

Il boss tunisino della droga che operava a Monteluce e Ponte San Giovanni - 100 grammi di stupefacente a settimana - raccoglieva le ordinazioni sempre tramite telefono e allo stesso modo impartiva ordini e appuntamenti a cui dovevano andare per la consegna i propri uomini del clan. Dalle intercettazioni emergono alcune parole chiave per evitare di essere capiti dagli agenti della Mobile:  “uno schiaffo” (o “mano”) per indicare 5 (grammi) di stupefacente; eroina e cocaina erano indicate rispettivamente come “sporca" e "bianca”. 


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