Cronaca

Tragedia sfiorata in carcere, tenta di impiccarsi alle grate di una finestra: salvato in extremis

E' accaduto nel carcere di Spoleto. A Capanne, invece, un detenuto ha tentato di aggredire un poliziotto con una lametta

Alle 18,30 di ieri pomeriggio, giovedì, un detenuto di nazionalità tunisina di 22 anni ha tentato di impiccarsi sulle grate fella finestra della sua cella. Solo grazie al tempestivo intervento dell'unico agente di Polizia Penitenziaria di servizio in quel piano detentivo ed all'intervento dei medici in servizio, è stato salvato.

A darne notizia è Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.  Prontamente trasportato in ospedale è ora ricoverato in ospedale in osservazione. “Il detenuto era giunto a Spoleto da un carcere della Toscana solo il 26 settembre scorso e fa parte di una serie di trasferimenti operati nell'ultimo mese dal Provveditorato regionale Amministrazione Penitenziaria di Toscana Umbria che avendo creato gravi problemi di ordine e sicurezza in altri istituti vengono trasferiti a Spoleto al ritmo di 2 a settimana”.

“Si ritiene inverosimile – chiosa Capece - continuare ad inviare detenuti, ed addirittura che possano creare disordini in un istituto sovraffollato e con una carenza di organico che continua a crescere (solo in un anno 27 agenti in meno ed altri 8 nel 2019 andranno in pensione)”.

Sempre nella giornata di ieri, ma al carcere di Capanne, gli agenti hanno dovuto fronteggiare un’altra situazione al limite. Qui un detenuto, secondo quanto si apprende, ha minacciato con una lametta un ispettore di polizia che fortunatamente – anche grazie all’aiuto dei colleghi – è riuscito ad uscire indenne dalla tentata aggressione.


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