Cronaca

Scoperta alcova del sesso a pagamento: nei guai la madre con le due figlie

Il blitz è stato effettuato dai carabinieri al centro di città di Castello. Identificati decine di clienti. L'alloggio è stata posto sotto-sequestro. Ecco come era gestito

Foto d'archivio

Scoperta alcova del sesso a pagamento al centro di Città di Castello. Il tutto gestito da una famiglia proveniente da un paese della America Latina. La sorella maggiore, in regola con il permesso di soggiorno, aveva affittato l'appartamento dove lavorava la sorella minore - di 35 anni - e in più era presente anche la madre. Quest'ultime due sono clandestine.

Per la sorella maggiore sono scattate le denunce per favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. Sequestrato l'alloggio che è di proprietà di un uomo di Città di Castello.  I militari sono entrati in azione dopo aver scoperto uno strano via vai di uomini dall'appartamento incriminato. Alcuni dei clienti sono stati fermati ed identificati. Si tratta di persone di un po' tutte le età, sia residenti in Alto Tevere che provenienti da altre province. La loro testimonianza ha permesso di accertare che nell’appartamento si prostituiva la sudamericana di 35 anni.


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