Cronaca

Castelluccio, la struttura rimovibile per ospitare i ristoranti a rischio sequestro: l'ira funesta del WWF

l WWF di Perugia, ha conferito incarico all’Avv. Valeria Passeri, Vice presidente del WWF Perugia, di agire in tutte le sedi, con ogni mezzo e in ogni modo, per bloccare l’Ecomostro. La stessa procedura che ha fatto sequestrare a Norcia le strutture in legno collettive...

Altra denuncia, altro fascicolo di indagine ed ora trema anche la struttura de L'Aquilone. E chi ci rimette, se tutto sarà fermato, sono gli agricoltori, gli allevatori e i commercianti della distrutta Castelluccio di Norcia che dopo le macerie ora rischia l'abbandono totale per la gioia di pochi naturalisti. Insomma dove prima c'era l'armonia si rischia di avere soltanto silenzio e una natura bellissima che quasi nessuno vedrà. Come Perugiatoday,it siamo stati a Castelluccio abbiamo documentato tutto e abbiamo spiegato che l'impatto c'è ma è ridotto al massimo. E la struttura che ospiterà ristoranti e negozi tipici è completamente smontabile quando l'emergenza sarà finita, ovvero dopo la ricostruzione del Paese.

L'altra denuncia, altra indagine e il rischio di nuovo sequestro - come successo a Norcia - è paventato dal Presidente del WWF di Perugia Sauro Presenzini che ha spiegato che, a suo modo di vedere, altro non è rimasto "che denunciare alla Procura della Repubblica di Spoleto la costruzione edilizia (che sta di ora in ora crescendo), circostanziando alla Procura sostanzialmente le medesime argomentazioni giuridiche e presunte violazioni di Legge, che ha già visto e condotto la stessa Procura, a sequestrare il centro polivalente di Ancarano con il conseguente rinvio a giudizio del Sindaco Alemanno, per diverse ipotesi di reato". Tutte strutture, a nostro giudizio, in area parco ma rimovibili, ribadiamo rimovibili, quando l'emergenza sarà finita. E facile capire come questa denuncia, basandosi su due sequestri già autorizzati dalla Procura con tanto di polemiche a livello nazionale, possa far scattare il blocco dei lavori. E vorrebbe dire la fame per quei pochi che ancora insistono a vivere, lavorare e custodire Castelluccio. Un'altra estate senza strutture sarebbe mortale.

Il WWF vuole garanzie e un piano di smantellamento terminata l'emergenza anche se lo ha sempre definito l'Aquilone, il complesso dei ristoranti, un eco mostro. "Senza le garanzie scritte, circa il suo immancabile smantellamento (terminata la fase della ricostruzione), senza un progetto esecutivo inerente la cessazione e smantellamento dell’opera (che gli ambientalisti hanno subito bollato come “Ecomostro”), senza una fidejussione che garantisca che terminata la ricostruzione, il paesaggio venga garantito e lo stato dei luoghi venga ripristinato, suo malgrado al Presidente del WWF Presenzini, altro non è rimasto che ricorrere alla giustizia penale, ipotizzando a carico di ignoti, numerose violazioni di legge, abuso ed eccesso di potere, errata interpretazioni delle norme, abuso edilizio, deturpamento e distruzione di bellezze naturali, danno ambientale, e numerose altre ipotesi ora al vaglio della magistratura.  Se questa arroganza della politica, non ha avuto nemmeno l’educazione di rispondere, anche con un no, beh allora è ora giunta l'ora di affidarsi alle carte bollate".

Il WWF di Perugia, ha conferito incarico all’Avv. Valeria Passeri, Vice presidente del WWF Perugia, di agire in tutte le sedi, con ogni mezzo e in ogni modo, per bloccare l’Ecomostro, che distruggerà per sempre “l’ottava meraviglia del mondo” chiedendo alla Procura della Repubblica di Spoleto, l’immediato e urgente sequestro penale del cantiere, non solo, anche ricorrendo per la parte amministrativa, anche al Tar Umbria, chiedendo la trattazione con urgenza previa sospensione dei titoli a costruire, l’apertura di un fascicolo per danno erariale alla Corte dei Conti individuando i funzionari responsabili".

E come se non bastasse il WWf è pronto a far intervenire l'Europa: "l’invio di tutto il fascicolo "accusatorio" anche alla Commissione della Comunità Europea, visto che gran parte dei fondi per la ricostruzione sono stati garantiti ed erogati proprio con fondi comunitari, chiedendo di aprire una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia circa l’ipotetico impiego di fondi europei per opere che ad oggi sono state giudicate in casi analoghi (almeno fino a questa fase), abusive, come nel caso di Ancarano". E chi ci pensa a chi lavora a Castelluccio?


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