Cronaca

Dall'abbandono alla rinascita, gioiello perugino torna a nuova vita dopo vent'anni

Tutto pronto per la presentazione alla città della recuperata chiesa di San Fortunato

Tutto pronto per la presentazione alla città della recuperata chiesa di San Fortunato, rimasta chiusa per un ventennio. Fa da brand una frase di Goethe: “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo”. Così è per la storica chiesa dei padri Silvestrini, oggi consegnata alle cure amorevoli di Comunione e Liberazione nella persona del suo coordinatore regionale Giuseppe Capaccioni.

Da stamane è tutto un via vai per visitare (accompagnati da volontari) la mostra fotografico-documentaria su don Giussani, dal titolo “Dalla mia vita alla vostra”: un esempio di dedizione e coerenza che tanti convinti proseliti ha fatto nel mondo. Alle 16:30 incontro di riflessione sul tema della giornata con don Vincent Nagle.

Alle 18:30 la santa messa. Quindi, a partire dalle 20:30, festa nel campetto da basket, dove è stato allestito un palco. Dalle dodici di stamattina, con apposita ordinanza, è inibita la sosta nell’area ex edicola di giornali. Quella di stasera sarà un’occasione di attiva condivisione di valori e sapori, in quanto è anche previsto un rinfresco offerto a tutti i convenuti.

Sono coinvolti l’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, con Comunione e Liberazione e l’Associazione San Fortunato, col Comune di Perugia che ha offerto la logistica. Appuntamento da non perdere per quanti vogliano ammirare opere della Scaglia e di altri artisti i cui lavori punteggiano gli altari della chiesa. Anche il momento di socialità sarà la prova provata di come il campetto sia in grado di svolgere le funzioni di spazio di aggregazione.

A tal proposito, è confermato il flash mob del prossimo 2 luglio contro la petizione, sottoscritta da 40 soggetti, tesa a ridimensionarne l’utilizzo a fini sportivi e socializzanti. S’intende: nel rispetto dei limiti d’uso e di orario consentiti.


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