Cronaca

Compleanno Radio Subasio, "Dal Corriere della Sera solo giudizi frettolosi e superficiali"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente l’intervento dell’assessore comunale di Perugia Michele Fioroni in risposta all’articolo pubblicato sul Corriere.it a firma di Giovanni Belardelli in merito al concerto per i 40 anni di Radio Subasio

Riceviamo e pubblichiamo integralmente l’intervento dell’assessore comunale di Perugia Michele Fioroni in risposta all’articolo pubblicato sul Corriere.it a firma di Giovanni Belardelli in merito al concerto per i 40 anni di Radio Subasio.

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Con riferimento all’articolo pubblicato sul Corriere.it a firma di Giovanni Belardelli in merito al concerto per i 40 anni di Radio Subasio, in qualità di amministratore di questa città, con delega allo sviluppo economico, e tra i principali sostenitori di questa iniziativa, mi sento in dovere di replicare. Mi dispiace che l’autore conosca poco, pur vivendoci, le dinamiche che hanno caratterizzato la gestione di questa città negli ultimi due anni, liquidando, in maniera superficiale non tanto l’impegno di questa giunta, quanto alcune vocazioni della città. Perugia ha il naturale talento di ospitare eventi in grado di catalizzare l’interesse nazionale, dal festival del Cioccolato, passando per Umbria Jazz, fino ad arrivare a quel festival del giornalismo capace costruirsi, nel giro di pochi anni, una straordinaria reputazione internazionale.

Siamo un’amministrazione pronta al dialogo e al confronto civile e quindi posso comprendere, pur non condividendolo, il pensiero di coloro che non reputino un simile evento adatto ad un centro cittadino. Ricordo però al prof. Belardelli, come Perugia sia abituata, grazie ad Umbria Jazz,  ad ospitare eventi musicali con un pubblico vasto all’interno dell’acropoli da più di 40 anni e di aver sviluppato modelli predittivi sui comportamenti in grandi assembramenti di persone collaudati ed efficaci.

Ma caro Professore mi consenta di non accettare il modo con cui, nel suo articolo, si arrivi ad una sintesi finale, intrisa di antipolitica e un pizzico di superficialità, forse dettata dalla necessità di un articolo non particolarmente brillante, che trova una facile chiave di volta, derubricando il tutto all’assenza di qualsiasi idea o progetto politico.

Le chiederei di documentarsi, oltre un giudizio forse aprioristico, su quanto con gran fatica sia stato fatto in questi anni, sul fatto che Perugia sarà la prima città cablata ad un Gigabyte in Italia, di come stiamo affrontando le criticità cittadine, progettando nei luoghi di degrado un modello di reimpianto di funzioni legate alle nuove tecnologie per compensare il progressivo processo di deindustrializzazione che ha subito il nostro territorio, di come questa amministrazione mai come prima si stia proponendo come un ambito di ricerca applicata per le eccellenze dello stesso ateneo di cui lei è un illustre docente.

Perugia è una città per sua natura ospitale, non solo in termini di accoglienza, ma perché in grado di essere sede, come nessun altra città in Italia, di eventi di carattere artistico, culturale e d’intrattenimento, consentendogli di acquisire la ribalta mediatica e il raggiungimento di un target vasto ed articolato. E quale miglior modo di promuovere l’immagine di una città rafforzando una delle sue vocazioni, quella di essere la città della musica,  e proprio nell’anno in cui Perugia è la capitale italiana dei giovani, legandola alla grande festa di una radio del territorio che è oggi eccellenza in Italia, per di più con una copertura mediatica senza precedenti? Una grande festa per una città che si ripopola, per un centro che ritrova nuova vitalità, non solo con soluzioni tampone, ma con una programmazione di medio e lungo periodo, che solo la presenza di una visione ed un progetto politico chiaro nei contenuti, nei passaggi e negli strumenti, possa generare.

Non mancano certo le idee, la politica del consenso non ci appartiene ma, evidentemente, almeno come si evince dal suo articolo, ha probabilmente lanciato su Perugia uno sguardo pigro e veloce, dedicando a questa città, ed a questa amministrazione, un giudizio frettoloso dal calamaio della superficialità.


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