Cronaca

Coronavirus, le indicazioni per la durata e il termine dell'isolamento e della quarantena

Differente la gestione prevista dal Ministero della Salute per i soggetti positivi asintomatici, i sintomatici, i positivi a lungo termine e i contatti stretti asintomatici

Con l'aumento dei casi di coronavirus cresce inevitabilmente anche il numero delle persone in isolamento ("la separazione delle persone infette dal resto della comunità - si legge nella Circolare ministeriale dello scorso 12 ottobre - per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione") o in quarantena ("la restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi").

E diverse sono le indicazioni fornite del Ministero della Salute per i soggetti positivi asintomatici, per quelli sintomatici, per i casi positivi a lungo termine e per i contatti stretti asintomatici...

CASI POSITIVI ASINTOMATICI

CASI POSITIVI SINTOMATICI

CASI POSITIVI A LUNGOTERMINE

CONTATTI STRETTI ASINTOMATICI

TAMPONI E TEST

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CASI POSITIVI ASINTOMATICI:

Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test).

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CASI POSITIVI SINTOMATICI:

Le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).

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CASI POSITIVI A LUNGOTERMINE:

Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia 4 che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato).

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CONTATTI STRETTI ASINTOMATICI:

I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare:

un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso
oppure

un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.

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TAMPONI E TEST:

Nella circolare si raccomanda di:

eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze;
prevedere accessi al test differenziati per i bambini;
non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità;
promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact tracing.
 


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