Cronaca

Missione in Cina della Regione, tutti assolti anche in appello

Riconosciuta come "legittima" la presenza del consigliere politico Valentino Valentini

È stata confermata anche in sede di appello, presentato dalla Procura contabile, la decisione di assoluzione da parte della Corte di Conti dell’Umbria della presidente della Regione Catiuscia Marini e di altri componenti della Giunta per un presunto danno erariale derivante da una missione istituzionale in Cina del consigliere politico Valentino Valentini.

La decisione della presidente Marini e della Giunta sulla composizione della delegazione per la trasferta in Cina del novembre del 2015 “non appare irragionevole” visto che “erano previsti non soltanto incontri con gli imprenditori, ma anche con Università di vario genere, alla presenza del ministro dell'Istruzione italiano e in un contesto, dunque, anche di carattere politico-istituzionale”. La richiesta di risarcimento di 2 mila e 300 euro riguardava il rimborso spese pagato dalla Regione a Valentini.

“Abbiamo sempre avuto piena fiducia sul fatto che l’operato della presidente della Regione Umbria e della Giunta regionale fosse riconosciuto dalla Corte dei conti non solo come legittimo ma anche come pienamente conforme ai principi costituzionali – si legge in una nota del legale Nicola Pepe - All’esito di un approfondimento giudiziale che la Corte ha svolto nei due gradi di giudizio, esaminando anche quei profili sindacabili della discrezionalità amministrativa, la scelta assunta dalla Giunta, di natura prettamente politica, è stata ritenuta dalla Corte dei conti anche pienamente legittima, razionale e congrua riguardo agli interessi pubblici perseguiti”.


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