Cronaca

Due amici stroncati da un'overdose di eroina, il pusher davanti al giudice: "L'ho venduta all'amico"

Interrogatorio di garanzia per lo spacciatore accusato di aver venduto le dosi fatali di eroina che sono costate la vita a due amici di 42 e 48 anni

E' accusato di aver venduto le due dosi di eroina che hanno stroncato la vita a due amici di Trevi, trovati senza vita il 4 aprile all'interno delle rispettive abitazioni. Questa mattina, dinanzi al gip Piercarlo Frabotta e alla presenza del legale Cristian Giorni, l'indagato è stato ascoltato in sede di interrogatorio di garanzia dopo essere stato raggiunto nei giorni scorsi dalla misura cautelare degli arresti domiciliari. 

Prova a difendersi M.N., 40 anni, già sottoposto ad obbligo di firma dai carabinieri per precedenti per spaccio, e che proprio quella mattina si sarebbe fatto accompagnare dalla propria compagna a firmare dai Carabinieri di Perugia. Poi, una volta tornati in via Cortonese, il 40enne sarebbe entrato in un palazzo per poi uscire con le dosi: due di eroina e una cocaina, consegnate a uno dei uomini deceduti. La dose di cocaina, sarebbe invece stata destinata all'amico di una delle vittime che gli aeva offerto un passaggio da Trevi a Perugia alla ricerca della sostanza stupefacente. Ma l'indagato ha negato di aver mai incontrato la vittima, e di aver invece ceduto le dosi all'amico, lo stesso che lo ha riconosciuto in sede di individuazione fotografica. Insomma, secondo la versione fornita da M.N., non avrebbe mai conosciuto nè visto i due uomini di 42 e 48 anni, che qualche ora dopo verranno ritrovati senza vita. In più la dose di eroina che il 40enne avrebbe venduto sarebbe stata una e non due. 


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