Cronaca

Hiv, test rapidi direttamente dalla saliva: via alla sperimentazione

L'Umbria purtroppo, nei dati 2014, è nei primi posti in Italia per nuovi casi di infezione HIV insieme a Lombardia, Lazio e Provincia di Trento - ha spiegato il presidente Anlaids Claudio Sfara - e molti sottovalutano il rischio derivato da alcuni comportamenti sessuali

Dal mese di maggio è possibile solo a Magione, unico centro per tutto il territorio della USL Umbria 1, effettuare il test rapido salivare per HIV. Il test rapido per HIV è gratuito e permette di conoscere lo stato sierologico in soli 20 minuti e senza prelievo di sangue, ma solo prelevando un campione di saliva. Il test può essere effettuato sulla saliva in quanto, in caso di infezione, contiene gli anticorpi IgG e IgM anti-HIV. Il test funziona rilevando la presenza o meno di questi anticorpi. Si precisa e si ricorda che con la saliva non si trasmette l'HIV.

Il test è gratuito, rapido, sicuro, anonimo e viene somministrato a richiesta, dopo un counseling individuale, da personale esperto e formato. Se positivo verrà confermato da ulteriori test di laboratorio nel sangue. L'iniziativa è promossa nell'ambito di “Già fatto? Progetto per l'in-formazione sulle malattie a trasmissione sessuale e per la somministrazione di test a risposta rapida per l'HIV”, realizzato da Anlaids Umbria Onlus in partenariato con USL 1 Umbria, Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia Reparto di Malattie Infettive, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, Arci Solidarietà "Ora d'Aria" Unità di Strada Cabiria; Borgorete Soc. Cop. Soc. Centro a Bassa Soglia, Centro Servizi Giovani Perugia, Omphalos Arcigay Arcilesbica Perugia Gruppo Salute, Cesvol Perugia e Associazione Sida

«Questo progetto nasce dalla collaborazione di Arci Unità di Strada Cabiria con Anlaids Umbria - ha spiegato Barbara Bartocci - e viene dall'esperienza di analoghi progetti precedenti. Mentre le categorie "a rischio" sono mediamente più informate, abbiamo trovato scarsa informazione maggiormente fra gli eterosessuali. Noi ci rivolgiamo a tutte le categorie parlando di "comportamenti a rischio" e non più di "categorie a rischio", delle tipologie di rapporti sessuali praticati, e di comportamenti sessuali in generale. Noi andiamo a coinvolgere le comunità ma oggi cerchiamo il maggiore coinvolgimento dei medici di base e degli specialisti che lavorano sul campo, nel tentativo di anticipare il problema per rendere rapide e maggiormente efficaci le cure». «Iniziare presto le cure è fondamentale - sottolinea Gaetano Clausi - per avere maggiori possibilità di rimanere sieropositivi e convivere con la malattia, alla stregua di un malato di diabete o di ipertensione. La struttura pubblica garantisce una gestione più delicata del test, rispetto ad una somministrazione autonoma in farmacia».

«Le nuove generazioni non hanno consapevolezza e pochissime informazioni corrette sull'HIV, meno rispetto ai giovani degli anni 80 - ha detto Marina Toschi - che subivano un bombardamento mediatico quando scoppiò il problema Aids. Oggi abbiamo anche ostacoli nelle scuole per far passare il messaggio, per colpa di gruppi integralisti che considerano "pericoloso" parlare di sesso durante le attività didattiche». 

Il progetto nasce da due recenti collaborazioni di Anlaids Umbria Onlus. La prima con l’Unità di Strada Cabiria Arci Solidarietà Ora D’Aria Perugia per la realizzazione del progetto “Aids Free Generation: Campagna di sensibilizzazione al di là degli stereotipi, per una cultura su sessualità sicura e consapevole” con l'obiettivo di arrivare al maggior numero di persone di ogni età e sesso che hanno comportamenti a rischio (rapporti sessuali senza uso di profilattico) e aumentare il livello di prevenzione e consapevolezza rispetto ai temi trattati allargando il target dei beneficiari delle attività di in-formazione e prevenzione. La seconda collaborazione con il reparto di Malattie infettive dell’Ospedale di Perugia che ha contribuito a fare delle riflessioni sullo stato delle infezioni da HIV e MST in Italia e in particolare nella Regione Umbria.

Partendo dall’analisi dei dati è emerso che il fenomeno coinvolge sempre più varie fasce di popolazione, superando il pregiudizio delle classiche “categorie a rischio”. È sempre più corretto quindi, parlare di comportamenti a rischio, che sono diffusi e inconsapevoli anche nella nostra Regione e purtroppo a diagnosi tardive.

«L'Umbria purtroppo, nei dati 2014, è nei primi posti in Italia per nuovi casi di infezione HIV insieme a Lombardia, Lazio e Provincia di Trento - ha spiegato il presidente Anlaids Claudio Sfara - e molti sottovalutano il rischio derivato da alcuni comportamenti sessuali. Noi somministriamo il test solo dopo un precounseling individuale e, nel caso di positività, un post counseling con i dovuti supporti e il sostegno psicologico necessario. Il test è molto affidabile e viene sempre seguito dalla conferma mediante esame del sangue. La diagnostica precoce è fondamentale curare al meglio la malattia e per impedire l'insorgere dell'Aids»

La somministrazione dei test rapidi per HIV all’interno del Centro di Salute (SERT e Consultorio) di Magione rientra nel percorso di sensibilizzazione, informazione sul tema. L’obiettivo finale è aumentare il livello di consapevolezza e la diagnosi precoce tra la cittadinanza riducendo sempre più i nuovi contagi con le terapie appropriate.


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