Cronaca

Il gran cuore della Sardegna: un dono unico al mondo per gli allevatori terremotati umbri

E' l’antico istituto solidale de “Sa Paradura” che, su iniziativa del gruppo musicale isolano degli Istentales, tornerà a rivivere e sbarcherà per la prima volta anche nel “Continente

Il gran cuore dei pastori sardi non batte solo per la propria terra e non è solidale solo per i propri concittadini. Dalla Sardegna partirà per la prima volta un carico speciale che dovrà arrivare a Cascia, toccata dal sisma del 30 ottobre, per ridare speranza all'economia locale. Si tratta di ben mille pecore  donate dagli allevatori sardi a quelli umbri per aiutarli a ripartire con le proprie attività. Un gesto di solidarietà che ha un nome e una storia antica: è l’antico istituto de “Sa Paradura” che, su iniziativa del gruppo musicale isolano degli Istentales, tornerà a rivivere e sbarcherà per la prima volta anche nel “Continente”. Si tratta di un’usanza sarda antichissima che affonda le sue radici nella notte dei tempi: per dare un aiuto concreto a un allevatore colpito da una disgrazia era consuetudine offrire, da parte dei pastori del circondario, una pecora per contribuire a rimettere in piedi l’azienda del malcapitato. Ed è proprio ciò che avverrà il 2 aprile a Cascia, con i pastori sardi che tenderanno concretamente la mano a quelli della cittadina in provincia di Perugia. La cerimonia di consegna avverrà nell’ambito della Fiera del Capo Lanuto, in programma l’1 e il 2 aprile a Cascia. Nell’occasione gli Istentales presenteranno il nuovo singolo “A mani nude”, realizzato in collaborazione con Roberto Vecchioni, con l’intero ricavato che sarà devoluto in favore delle popolazioni terremotate.


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