Cronaca

Omicidio stradale plurimo, nell'incidente morirono 3 pazienti disabili: 40enne a processo

Accusata di omicidio stradale plurimo l'operatrice socio sanitaria, una quarantenne di origini rumene e residente a Castiglione del Lago, ha chiesto ieri di essere processata con rito abbreviato. In un secondo fascicolo è parte offesa

Foto Play Video di Giovanni Jonathan Barillari

Era al volante del minvan in cui, in seguito ad un incidente, morirono tre disabili. Accusata di omicidio stradale plurimo l'operatrice socio sanitaria, una quarantenne di origini rumene e residente a Castiglione del Lago, ha chiesto ieri di essere processata con rito abbreviato. 

Il terribile schianto avvenne il 2 marzo del 2020 lungo la provinciale 28 Siena-Cortona. Erano le 20 circa e il minivan stava facendo rientro a Villa Mimosa, la residenza assistenziale che si trova a Ferretto, quando il veicolo uscì fuori strada finendo prima contro un albero e poi in fossetta.  Due passeggeri morirono sul colpo, il terzo durante i primi soccorsi: si chiamavano Selene Foschi, 43 anni di Livorno, Luigi Romano, 45, di Firenze ma originario di Napoli, e Ivan Osmeri, 45, di Passignano sul Trasimeno. Gli altri quattro passeggeri e la donna al volante, oggi imputata, rimasero feriti. 

Sulla vicenda la procura di Arezzo aprì subito un'inchiesta: il reato contestato è omicidio stradale plurimo. Secondo il pm che ha coordinato le indagini, Marco Dioni, potrebbero esserci profili di colpa sulla condotta di guida della donna. 

La 40enne però è anche parte offesa in un secondo fascicolo, nel quale si sollevano perplessità sul fatto che fosse una oss a ricoprire il dupilce compito di autista e accompagnatrice di sette pazienti psichiatrici, senza avere il supporto di altri operatori. 


Si parla di