Cronaca

Addio Leonardo Cenci, i funerali in Cattedrale: Perugia abbraccia per l'ultima volta il suo guerriero

Lutto cittadino, i funerali alla Cattedrale di San Lorenzo. Monsignor Giulietti: "La vita di Leo è un messaggio"

Perugia abbraccia per l'ultima volta il guerriero. Cattedrale di San Lorenzo gremita per dare l'ultimo saluto a Leonardo Cenci. Presenti, tra gli altri, il sindaco Romizi, la presidente Marini, Mauro Casciari, i componenti dell'associazione Avanti Tutta, i giocatori del Perugia, l'allenatore Serse Cosmi, i coniugi Chianelli, il coach della Sir Safety Bernardi e diversi esponenti politici. E tanti cittadini, uniti nel dolore per la perdita del guerriero di Avanti Tutta. 

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I familiari di Leo Cenci hanno voluto leggere una lettera prima dell'inizio della celebrazione eucaristica e la cerimonia funebre con la quale intendevano esprimere il desiderio di abbracciare tutti i presenti, tutta la città e tutti coloro che sono stati vicini a Leo e alla loro famiglia, perché con questa vicinanza hanno reso ricca la vita familiare di Leo e dei suoi genitori e dei parenti. Hanno inviato un abbraccio virtuale, sapendo così di non dimenticare nessuno. Hanno voluto anche sottolineare come questa cerimonia funebre per Leo sia anche una partecipazione piena nella figura di Gesù Cristo nella vita dell'aldilà. 

  

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Don Paolo Giulietti ha esordito paragonando la morte di Leo alla Pasqua di Gesù, alla speranza di una Resurrezione e di una vita ultraterrena. Ha poi sottolineato come la cattredale sia piena: "Siamo in tanti - ha detto durante l'omelia -  è un segno della vita e della morte di questo ragazzo, di Leo, che ha lasciato un segno indelebile nella chiesa perugina e nella nostra città". E ancora: "Sono qui presenti tutti quelli che gli hanno voluto bene, perché questa vita e questa morte sono veramente un fatto speciale, un segno di qualcosa di grande che è stato operato attraverso questo ragazzo. Siamo tristi perché ha perso la lotta contro la malattia, ma dobbiamo riconoscere che c'è un messaggio dietro questa vita di Leonardo. Un messaggio che quello del Vangelo di oggi: prendete il vostro giogo su di voi e imparate da me, ma il mio giogo è dolce, dice Gesù". 

Don Paolo Giulietti ha voluto citare anche Papa Francesco quando recentemente ha parlato della possibilità di abbracciare la malattia e il dolore anche se le pubblicità e la vita contemporanea vorrebbero farcelo dimenticare: "Leo ha usato la malattia per infondere un messaggio di speranza e c'è riuscito, altrimenti la Cattedrale quest'oggi sarebbe stata completamente vuota". "La vita non è quella della pubblicità dove è tutto bello e tutto va bene. Ci sono le nostre vite segnate in vario modo, segnate da questa lunga corsa, per qualcuno breve, che va verso la morte  - ha detto ancora Don Paolo Giulietti  - La vita di Leo è un messaggio:non bisogna farsi schiacciare dalla vita perché in ogni momento questa è degna di essere vissuta e può portare qualcosa di importante".

In piazza i palloncini e gli stendardi di Avanti Tutta. Presenti anche molti dei tifosi del Perugia. Il Grifo sabato, in occasione dell'amichevole, scenderà in campo con il lutto al braccio.

Nel 2013 la prima lettera di Leo. "Il tumore? Non è una tragedia, ma sarà una opportunità"


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