Cronaca

Scomparsi in Umbria, un dramma che non conosce fine: "Ecco come aiutiamo le loro famiglie"

I dati ufficiali parlano di 140 scomparsi in Umbria, 36.902 in Italia. Un dramma per le famiglie che continuano, anche dopo anni, a vivere di interrogativi

Di loro rimangono i ricordi, i nomi, i punti interrogativi e il dramma senza fine di familiari ed amici, che continuano a sperare che il loro caro sia sopravvissuto anche a distanza di anni. Sono loro, gli scomparsi: bambini, padri di famiglia, persone anziane, che un giorno, all'improvviso, sono spariti senza lasciar traccia. Come se si fossero volatilizzati. Secondo la Relazione stilata ogni semestre da il Commissario straordinario per le persone scomparse e presentato periodicamente al presidente del Consiglio dei ministri, si evince come in Italia siano 36.902 gli scomparsi (i dati sono aggiornati a giugno 2016) di cui 8.492 italiani e 28.410 stranieri. 11.761 maggiorenni (5.462 italiani e 6.299 stranieri), cui si aggiungono 1.315 over65. I minorenni sono 23.826 (1.945 italiani e 21.881 stranieri). Sono 2.340 i casi in più di persone scomparse ancora da rintracciare rispetto al 31 dicembre 2015 (34.562). Mentre, rispetto al dato del 30 dicembre 2015 sono 5.530 in più (31.372).

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In Umbria invece, i casi di persone scomparse sono 140. Anche nella nostra regione, da due anni a questa parte, è nata l'associazione nazionale "Penelope Scomparsi" che si prefigge si dare un aiuto alle famiglie e si attiva per le ricerce. Abbiamo interpellato il vice presidente dell'associazione ed ex Maresciallo dei carabinieri Sandro Gasperini, che dopo una vita spesa nelle forze dell'ordine, ha deciso di dare un contributo importante nel difficile cammino che accompagna i familiari dopo la scomparsa di un proprio caro. 

"Grazie alla legge 203 del 2012, nata a seguito delle sollecitazioni da parte di associazioni e familiari che hanno messo in campo la propria tragedia, la propria disperazione per non conoscere le sorti dei loro cari, le ricerche possono scattare immediatamente. E' una legge che riporta in auge i diritti della persona costituzionalmente protetta"- spiega il vice presidente. Ma cosa succede quando una persona scompare? Chiunque temi che un amico/familiare possa trovarsi in assenza ingiustificata si rivolge subito alla polizia o ai carabinieri in modo che si avviino immediatamente le procedure, ora non bisogna più attendere le canoniche 24-36 ore. Utile, sicuramente, è anche la collaborazione delle famiglie. C'è una scuola di pensiero in criminologia che afferma che le scomparse andrebbero trattate alla stregua degli omicidi, con lo stesso iter investigativo". 

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Dal caso Seppoloni al padre che non vede più suo figlio da anni. "Da quando siamo attivi come associazione anche sul territorio umbro (la presidente è Anna Marra) ci siamo occupati in particolare di tre casi, uno di questi è quello riguardante Franco Seppoloni". A maggio "Penelope Scomparsi" lanciò l'appello dopo che le ricerche, durate per settimane, non ebbero esito. "Era uscito a fare una consueta passeggiata come tutte le mattine, senza far più rientro a casa. Poi abbiamo trattato anche il caso di un ex pugile della provincia di Perugia, dopo che la sua ex compagna era tornata a vivere nel suo paese d'origine fuori dall'Italia, portandosi dietro il figlio, nonostante quest'ultimo fosse stato affidato alle cure della nonna paterna, e ancora la storia di un giovane i cui genitori, residenti in Umbria, denunciarono come il figlio potesse essere stato vittima di un reato dopo che si era stabilito fuori dai confini nazionali".  Sono storie dolorose, quelle che si celano dietro le persone scomparse, ed è per questo che l'associazione si occupa di fornire un supporto morale con l'aiuto di professionisti e psicologi. 

L'assistenza dell'associazione ai familiari, anche sotto il profilo legale. Sono vari gli avvocati che offrono consulenza gratuita attraverso l'associazione. "Il nostro compito è anche quello di star dietro alle istituzioni mantendendo rapporti con il Prefetto e interessandoci del caso insieme alla famiglia, seguendoli anche dal punto di vista civile. Dopo due anni dalla scomparsa di un familiare, deve essere redatta la dichiarazione di assenza, un iter che prevede come i beni vengano momentaneamente assegnati ai legittimi eredi, ma in caso di ritrovamento dello scomparso, la persona può avvalersi il diritto di riprendersi le proprietà". In caso di scomparsa si aprono due scenari: da una parte quello giudiziario amministrativo in cui la polizia giudiziaria informa il Prefetto che in questo caso riferisce al Commisario speciale persone scomparse, a quel punto una task force di vigili del fuoco, polizia, carabinieri, ect, si attiva per le ricerce. In Italia ancora ci sono 800 cadaveri non identificati e che aspettano ancora un nome. 

"Penelope Scomparsi" si sta preparando anche per un importante convegno in programma a marzo, in concerto con l'associazione che si occupa di malati di Alzheimer. Spesso, le frange della popolazione più a rischio di scomparire, sono anche gli anziani o le persone affette da patologie neurodegenerative. 


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