Cronaca

Calci, pugni e capelli strappati alla moglie che vuole sapere che fine fanno i soldi dello stipendio: marito sotto processo

L'uomo deve comparire davanti al giudice per l'udienza preliminare con l'accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate

Un egiziano di 48 anni, difeso dall’avvocato Francesco Cinque, deve comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare Piercarlo Frabotta per rispondere dell’accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della moglie, una connazionale di 57 anni.

Secondo l’accusa, sostenuta dal sostituto procuratore Franco Bettini, l’uomo “ponendo in essere plurimi atti di offesa e violenza, verbale e fisica” nei confronti della donna, in più occasione l’avrebbe insultata e aggredita verbalmente.

I motivi delle aggressioni risiederebbero nei tentativi della donna “di discutere della gestione familiare e della gestione del denaro”. Ogni qualvolta la moglie affrontava la questione, si legge nel capo d’imputazione, l’uomo l’avrebbe colpita “reiteratamente con calci, pugni, tirandole i capelli e afferrandola violentemente per il collo”. Aggressioni che avrebbero comportato “traumi contusivi plurimi”, lesioni al cuoio capelluto, con distacco di capelli, e contusioni al collo e all’avambraccio destro, “diagnosticate guaribili in 15 giorni” e che avrebbero comportato “un perdurante stato di ansia e paura per la propria incolumità” alla donna, tanto da indurla a denunciare i fatti.

Fatti avvenuti ad Assisi fino al 7 luglio del 2021 con l’arresto dell’uomo, anche se in sede di interrogatorio di garanzia la misura è stata annullata.

L’udienza preliminare è in programma domani presso il Tribunale penale di Perugia.


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