Cronaca

PERUGINERIE Corso Garibaldi. Mostra fotodocumentaria sul borgarolo Franco Bicini, teatrante e scrittore

L'esposizione avviene al Domus Pauperum. Uno spettacolo unico, per la ricchezza di documentazione

Domus Pauperum di Corso Garibaldi. Mostra fotodocumentaria sul borgarolo Franco Bicini, teatrante e scrittore. Una rassegna esaustiva che fa il poker con le iniziative messe in atto per celebrare il primo centenario dalla nascita del perugino del Borgo d’Oro. Quattro – ricordiamolo – le intraprese del figlio Massimo Bicini e della sua compagna Tanya Edda Clara Giacometti. Abbiamo dato conto dei due eventi ai Notari: quello sulla lingua perugina utilizzata da Franco nei suoi lavori e sugli aspetti storico-antropologici del suo Borgo [Ai Notari si celebra il ricordo di Franco Bicini, borgarolo, regista, attore, autore in lingua perugina (perugiatoday.it)] e l’evento teatrale curato da Mariella Chiarini [INVIATO CITTADINO Ai Notari, le opere e i giorni di Franco Bicini: teatrante timido e spavaldo (perugiatoday.it)]. Resta la Mostra d’arte alla Misericordia di via Oberdan (a cura di Pippo Cosenza) e questa documentaria alla Mercanzia.

Dove si può apprezzare una installazione, a cura di Luciano Zeetti, che declina le fasi della vita personale e artistica di questo vulcanico personaggio che animò la vita teatrale e culturale della Vetusta. Si parte da una rara foto di Franco da bambino, all’età della scuola elementare, i giochi, al periodo della guerra (che visse come arruolato in marina), ai ricordi di famiglia, col deschetto del babbo calzolaio, alle fasi della sua ascesa artistica e creativa con locandine e immagini. Non manca nulla in questa accurata disamina. In cui s’incrociano narrazioni di carattere personale e collettivo, microstorie e macrostorie, dipingendo un affresco di Perugia di ieri e dell’altro ieri.

Uno spettacolo unico, per la ricchezza di documentazione e per la cura certosina con cui Zeetti e i familiari hanno inteso ricordare Franco. E con lui tutti noi. Quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo. E quanti ne hanno sentito parlare. Per non dimenticare. Aperta fino a domenica 21 novembre.

PS: Sono stato personalmente intenerito da una foto d’epoca che mette insieme Franco e Pasquale Lucertini. Giovani, simpatici, creativi, generosi. Attendo che a entrambi venga intestata una strada, un vicolo, una piazza. Le domande giacciono in Commissione Toponomastica. Sarebbe un’intestazione identitaria meritatissima. Dovuta.
 


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