Piaggia Colombata, finalmente è stato aperto il cantiere: dai muretti di contenimento al fondo stradale
Piaggia Colombata, storia a lieto fine. Finalmente attivo il cantiere per una riqualificazione e un rifacimento lungamente auspicati. Merito soprattutto dell’associazione di Quartiere Porta Santa Susanna, e del suo presidente Galeno Scattini, che ha martellato per anni le varie amministrazioni renitenti all’intervento. Si agisce fra via Maturanzio e l’accesso pedonale a viale Pellini.
Quale la finalità? Inibire l’accesso ai parcheggiatori selvaggi che di certo non tarderanno a rifarsi vivi non appena i lavori saranno ultimati.
Con quali conseguenze? In primis, se entrano gli scrocconi del parcheggio abusivo, esiste il rischio di ostacolare l’accesso ai residenti, che possono anche passare da altri ingressi, ma che comunque vantano il merito di aver robustamente contribuito al reperimento dei fondi versando somme cospicue. E non vogliono precludersi il vantaggio, e il diritto, di entrare anche da valle.
Che fare? Il rischio è che passi qualcosa di simile alla privatizzazione di una strada pubblica. Cosa certamente non auspicabile, né legittima. Pare che il Comune non sia orientato ad assecondare questa richiesta. E se divenisse una ZTL con telecamere, come ce ne sono tante, senza dissuasori di sorta? E multare, o rimuovere, gli automezzi impattanti? Non ci sarebbe nulla di male.