Cronaca

Via libera al Mini-Municipio di Ponte San Giovanni: uffici, servizi, sala polivalente e biblioteca

Il popoloso quartiere ponteggiano premiato dall'amministrazione Romizi pronta ad a realizzare una palazzina in via Cestellini. In questa maniera si tagliano i locali in affitto ai privati dando una "casa unica" ai residenti

E' stato emesso un sì definitivo per il mini-municipio - con tutti i servizi e gli uffici comunali racchiusi in un solo edificio - per il super-quartiere di Perugia, ovvero Ponte San Giovanni. Un investimento che permette ai cittadini di avere un luogo di riferimento preciso e completo di tutto mentre all'amministrazione comunale consente (il progetto) di investire risorse per risparmiare nel futuro prossimo gli affiti di locali privati che alla fine incidono pesantemente sul bilancio. 

“Era necessario – ha detto l'assessore Calabrese - riassumere tutti questi servizi in un’unica struttura di proprietà, che non solo permettesse un risparmio, ma che soprattutto fosse rappresentativa dell’identità del quartiere, posizionata in un luogo strategico”.

Calabrese ha anche ricordato come il progetto sia stato il frutto di un’ampia partecipazione tra uffici e cittadini, che se aveva visto critiche al primo progetto presentato, ha poi tenuto conto dei suggerimenti e delle esigenze espresse, tanto che l’ultimo progetto ha ottenuto un ampio consenso da parte delle associazioni del territorio.

Il mini-municipio sarà realizzato in via Cestellini, un terremo già di proprietà dell’amministrazione, collocata a lato dell’area su cui sorge la caserma dei Carabinieri e confinante sugli altri lati con l’area a parco pubblico e parcheggio. L’edificio previsto avrà una superficie lorda di 905 mq, per ospitare in una sede unica tutti i servizi e funzioni del Comune: uffici, biblioteca e sala polivalente, per un importo complessivo di 1milione 600mila euro che sono stati coperti con il mutuo inizialmente previsto per Pieve di Campo, avendo ritenuto l’amministrazione, con il consenso delle associazioni locali, che il progetto in questione fosse prioritario.

Le oppisizioni hanno espresso qualche dubbio ma alla fine si sono astenute sul progetto. Per il capogruppo del Pd Mencaroni ci si trova di fronte ad un progetto "che insiste su un’area nella quale esso stesso potrebbe portare ulteriori problematiche, soprattutto alla viabilità". Mentre per consigliere M5S Pietrelli ha aggiunto anche "che non si può prescindere dall’efficientamento energetico, per cui il progetto non può non tenere conto nelle normative europee che tra due anni renderanno cogente l’obbligo di consumo di energia quasi zero".

Sodisfatto l'assessore Calabrese: "Il progetto rappresenta una scelta strategica, fatta dall’ente insieme a chi Ponte San Giovanni lo vive ogni giorno e ne conosce le esigenze, un piccolo municipio che ha una funzione di recupero sociale, che diventa elemento di ricucitura del quartiere".


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