Cronaca

L'ombra della criminalità organizzata in Umbria: picco dei reati di estorsione, usura e riciclaggio

Il report del vice presidente regionale alla Commissione antimafia del consiglio: "Reati sentinella dell'infiltrazione delle mafie"

In Umbria crescono i reati di usura, ricettazione, riciclaggio ed estorsione. Il fenomeno delle denunce sui reati che maggiormente preoccupano è più marcato nella provincia di Perugia, dove il +175 per cento delle estorsioni diventa, nel capoluogo di regione +209 per cento, dedotto dall'aumento da 46 reati a 142 nel 2016. Per il reato di ricettazione +37 per cento a Perugia, mentre il riciclaggio è nella media e l'usura quasi solo a Perugia con 10 denunce su 11 (una sola a Terni). 

Sono i dati emersi dal report sulla criminalità in Umbria nel decennio 2007-2016  redatto dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia in collaborazione con le prefetture e le forze dell’ordine (su impulso della Regione) e illustrato dal vicepresidente della Giunta regionale Fabio Paparelli dinanzi alla Commissione di Analisi e studi a su criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose, tossicodipendenze, sicurezza e qualità della vita presieduta da Leonelli.

La fotografia dell’Umbria, ci restituisce una regione in cui l'andamento del numero dei reati denunciati è passato dai 37mila 896 del 2007 a 31mila 970 dell'anno scorso, quindi con un calo di circa 6mila reati denunciati nel decennio.  Ma pur nella complessiva diminuzione dei reati, ve ne sono alcuni che invece hanno fatto registrare dei picchi verso l'alto: truffe e frodi, specie di carattere informatico, sono in aumento con l'incremento costante dell'utilizzo della rete.

Preoccupano estorsione, usura e riciclaggio, reati 'sentinella' per capire di più sul grado di infiltrazione della criminalità organizzata, anche se in molti casi commessi da singoli o piccoli gruppi e non da organizzazioni criminali. Anche il numero delle denunce per riciclaggio è esiguo ma si tratta di un reato per cui non è facilmente identificabile la vittima: la persona che accetta denaro di provenienza illecita può essere in una condizione di complicità oppure di inconsapevolezza sulla natura del denaro o del bene. Per quanto riguarda la ricettazione si tratta di un reato più tracciabile, attraverso le denunce per furto e i ritrovamenti di beni sottratti grazie all'attività investigativa delle forze dell'ordine”.

I DATI - “Quello che più preoccupa – ha evidenziato l'assessore Paparelli– sono i dati in controtendenza rispetto alla generale diminuzione, come dimostra la crescita allarmante negli ultimi anni delle denunce per estorsione: da 65 reati denunciati nel 2010 ai 179 del 2016 con un incremento del 175 per cento; aumento del fenomeno della ricettazione del 23 per cento, quindi un calo dei reati per riciclaggio e un aumento invece del 267 per cento dei reati di usura”.

“I numeri sono piccoli, molte volte l'usura non viene denunciata, ma si passa da 3 reati di usura nel 2010 agli 11 del 2016, anche se come detto spesso c'è uno scambio reciproco fra due soggetti percepito nell'immediatezza come portatore di vantaggi per entrambi, quindi servirebbero degli indicatori più adeguati per comprendere meglio il fenomeno".

Nella distribuzione delle denunce sui reati che maggiormente preoccupano si vede dunque chiaramente che sono di più in provincia di Perugia, con usura e riciclaggio quasi solo nel capoluogo, estorsione al 79 per cento su Perugia e 21 per cento a Terni, ricettazione 77 per cento a Perugia e 23 a Terni, con la proporzione fra residenti che è di 74 a 26.

"Dovremmo indagare sui tassi di chiusura e riapertura degli esercizi pubblici e commerciali, oppure sulla massa di compravendite su determinati territori, oppure le dinamiche dei servizi finanziari extra-bancari per capire se sono al di sotto o superiori alla media delle altre regioni. Andrebbero presi in considerazione anche altri fattori, come il moltiplicarsi dei compro-oro o il numero degli esercizi ortofrutticoli che solo in certe città sono in numero spropositato rispetto alle dinamiche del mercato."

 “La crescita dei reati di natura finanziaria sulla provincia di Perugia – ha detto Leonelli - è preoccupante, cercheremo nei prossimi giorni di capire ancora di più, sulla base dei dati di dettaglio, dove si è verificato un incremento su reati come l'estorsione, che accendono una spia di preoccupazione sul territorio”.

 


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