Cronaca

San Bevignate, via al restauro del gioiello dei Templari: lavori per 77mila euro

L’intervento, che prenderà avvio nei primi mesi del 2018, si propone di mettere in sicurezza e valorizzare una delle più straordinarie testimonianze della storia templare in Italia

Un gioiello da preservare e un esempio quasi unico della storia dei Templari in Italia. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo–Segretariato Regionale Beni culturali e Paesaggio dell’Umbria, nell’ambito dei fondi per la programmazione ordinaria proposto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria in accordo e collaborazione con il Comune di Perugia–Assessorato alla Cultura, Turismo e Università, ha stanziato 77mila euro per il restauro degli affreschi della controfacciata della Chiesa di San Bevignate.

L’intervento, che prenderà avvio nei primi mesi del 2018, si propone di mettere in sicurezza e valorizzare una delle più straordinarie testimonianze della storia templare in Italia. “San Bevignate rappresenta uno dei principali tasselli della storia di Perugia –ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia Teresa Severini- uno dei monumenti templari più importanti d’Europa che merita tutta l’attenzione che, come amministrazione, gli abbiamo dato in questi ultimi due anni con l’obiettivo di migliorarne la fruibilità e di valorizzarlo anche dal punto di vista turistico”.

E’ proprio per questo, come poi ha ricordato il Sindaco Andrea Romizi, che Perugia e San Bevignate sono entrati all’interno della Strada Europea dei Templari, in rappresentanza dell’Italia, insieme a Francia, Portogallo e Spagna, con l’obiettivo di diventare una delle tappe dell’Itinerario Culturale Europeo che lega i diversi siti templari in Europa. “San Bevignate è un patrimonio umbro, ma anche nazionale ed europeo –ha confermato Caterina Bon Valsassina, Direttore generale per l'Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio del MIBACT- certamente i 77mila stanziati sulla programmazione ordinaria non saranno sufficienti a completare il restauro, ma ci daranno la possibilità di iniziare a valorizzare uno dei cicli pittorici più significativi dell’epoca.” 

Al fine di rendere perugini e visitatori ancora più consapevoli dell’importanza del complesso di San Bevignate si è, peraltro, pensato di rendere visitabile il cantiere durante il restauro, in modo che il pubblico, accompagnato dagli esperti, possa conoscere da vicino l’opera e con essa la storia dell’ordine cavalleresco. Si è pensato anche ad un convegno sulla pittura dell’epoca a Perugia  in Umbria, con l’obiettivo di contestualizzare esattamente gli affreschi della controfacciata. “E’ un modo –come ha ribadito anche l’Architetto Valeriana Mazzasette della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria- per diffondere la consapevolezza del grande patrimonio storico-artistico di San Bevignate.”

Sulla controfacciata rimangono, infatti, significativi brani di un  esteso ciclo di affreschi (1260-1270) di grande rilievo, in cui sono raffigurate una scene di battaglia fra saraceni e  cavalieri del Tempio, la raffigurazione del gonfanon baussant -il vessillo bipartito sulla cui fascia bianca campeggia la croce patente– e, con probabile richiamo alla agiografia di san Girolamo (al quale era intitolato un oratorio in quella stessa zona), un leone arrampicato su una palma in posizione tale da potere essere curato dai cavalieri, raffigurati questa volta in abito religioso bianco. La galera che solca il mare in tempesta costituisce un ulteriore riferimento alla missione dei Templari di scortare i pellegrini, i quali, dopo la crociata della Terrasanta nel 1096 che portò alla riconquista di Gerusalemme, dall’Europa presero a recarsi numerosi nei luoghi della vita e della passione di Cristo. 

Il restauro si inserisce anch’esso all’interno di un più vasto quadro di collaborazioni con soggetti pubblici e privati a cui il Comune di Perugia sta lavorando per ottemperare al ruolo di prima città italiana inserita in un circuito internazionale di valorizzazione dei luoghi templari (Templars Route European Federation). La collaborazione con gli Uffici periferici del Ministero, quindi, non si esaurisce in questo intervento di stretta competenza della Soprintendenza, ma più estesamente si articola in tutte le altre azioni di valorizzazione del patrimonio templare umbro e nazionale a cui, assieme all’Università degli Studi di Perugia-Dipartimento di Lettere e ad altre istituzioni e enti, studiosi, si sta lavorando per potere avviare un progetto di scala nazionale e internazionale che renda merito alla storia dei Cavalieri del Tempio e degli Ordini religiosi cavallereschi e permetta al grande pubblico di conoscere questo capitolo della loro storia.

Tra le altre azioni messe in campo dall’Assessorato alla Cultura, come ha ricordato l’assessore Severini, è stata realizzata anche una nuova guida di San Bevignate a cura di Sonia Merli, dal titolo “I Templari a Perugia. Storia e arte della precettoria di San Bevignate", edita da Fabrizio Fabbri Editore e ha preso avvio un nuovo ciclo di conferenze dal titolo “La storia dei Templari raccontata a San Bevignate”, organizzata dal Comune di Perugia con il patrocinio del Sovrano Militare Ordine di Malta, della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Umbria e della Deputazione di storia patria per l’Umbria e con il coordinamento scientifico affidato a Mirko Santanicchia e Sonia Merli, il cui prossimo appuntamento sarà il 17 novembre alle 17,30, con l’incontro dal titolo Perugia A.D. 1260: fra Raiero Fasani, i movimenti di pace e il Comune di Popolo., a cura dei professori Stefania Zucchini dell’Università di Perugia e Massimo Vallerani dell’Università di Torino, con l’introduzione di Attilio Bartoli Langeli, già Professore ordinario all’Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’


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