Cronaca

LA SEGNALAZIONE dei lettori | "Positivi al Covid trattati peggio senza alcun rispetto: il tampone di fine quarantena è una chimera"

Serve più personale per affrontare questa pandemia. In Umbria ci sono molti aspetti positivi sulla gestione - il record dei vaccinati, gestione sanitaria sotto la soglia di rischio, allestimento dell'ospedale da campo e del Modular Hospital (per non fermare i servizi e le cure per le altre patologie) - ma anche delle criticità lampanti, evidenti e che fanno indignare. Dovevamo e dobbiamo ora assumere di più per gestire e rassicurare i positivi in isolamento, fare i tamponi e processarli il prima possibile anche a fronte di una escalation della pandemia da incubo. Più personale, magari anche a tempo determinato, ma servono assunzioni ora, subito. La storia di Roberto ne è la dimostrazione... perchè non è giusto lasciare intere famiglie in isolamento, in attesa di sapere quando e come tornare al lavoro. (il direttore Nicola Bossi)

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Buongiorno, sono un papà di due bambini di due anni e mezzo. Siamo in quarantena per la mia positività dal 17 dicembre. I miei contatti stretti (mia moglie e i miei figli) sono stati convocati per il primo tampone il 27 dicembre. Il risultato è che ad oggi siamo tutti positivi. La cosa intollerabile è che nessuno ci ha contattato per il tampone di fine quarantena e il numero verde ormai è irraggiungibile. Sembra che l'obiettivo della regione Umbria sia quello di chiudere in casa le persone poi non importa quando usciranno. Credo che sarebbe cosa saggia ammettere di non riuscire a gestire tutti i positivi e di permettere al cittadino di poter effettuare il tampone di fine quarantena anche presso i laboratori privati. Non capisco perché oggi io non posso andare in un laboratorio, in tutta sicurezza, a fare un tampone che sicuramente attesterebbe la mia negatività ma devo aspettare che la ASL mi contatti non si sa quando. Alcune regioni, quelle che hanno a cuore il cittadino, permettono questo. Grazie per l attenzione. Roberto


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