Cronaca

Consumi, allarme della Finanza: aumentano i sequestri di merce contraffatta

In pochi giorni due oparazioni di semplice controllo hanno messo alla luce un'espansione del mercato del falso nel territorio provinciale. Dai profumi alle medicine, i sequestri hanno interessato sia Foligno che Perugia

Non solo vestiti ma prodotti di ogni genere, il 'mercato del falso' non ha limiti e anche in questi primi mesi del 2013 non conosce crisi o flessioni, lo dimostrano i numerosi sequestri di merce contraffatta o scaduta effettuati dagli uomini del comando provinciale dellla Guardia di Finanza di Perugia.

Senza contare i noti sequestri di prodotti alimentari scaduti dei giorni scorsi, i finanzieri della compagnia di Perugia, in un servizio finalizzato a verificare il corretto adempimento della normativa in materia di sicurezza della qualità dei farmaci, hanno al sequestrato 572 prodotti medicinali e n. 2.916 articoli cosmetici e alla denuncia a carico del titolare della società per aver posto in commercio medicinali senza la prescritta autorizzazione.

Inoltre negli stessi giorni, i finanzieri della compagnia di Foligno nell’ambito delle rituali attività di controllo in occasione del mercato rionale, hanno rinvenuto 294 profumi contraffatti di varie griffe e 180 prodotti di cosmesi non conformi alla normativa in materia di sicurezza prodotti. Individuando, nella stessa operazione, un lavoratore in nero, provvedimento per cui è prevista l’applicazione della cd. Maxisanzione nei confronti del datore di lavoro.

Non più solo capi firmati e articoli di pregio ma, come emerge dalle varie operazioni portate a termine dalla Guardia di Finanza, vengono immessi in commercio anche articoli per la casa e per la scuola, cosmetici, farmaci, detersivi, profumi. Oltre ad essere un danno per i consumatori italiani, totalmente ignari della loro scarsa qualità e inconsapevoli della intrinseca pericolosità di questi articoli non conformi agli standard comunitari di sicurezza; questo fenomeno è una sorta di droga, un effettivo danneggiamento del mercato e di chi cerca di lavorare onestamente, vengono minate le regole della concorrenza e con l'evasione fiscale e contributiva, il riciclaggio, lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina e del 'lavoro nero', si creano tante piccole crepe che minano la stabilità economica di un territorio nel suo complesso.


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