Cronaca

Diventa l'ombra della ex e la pedina ovunque, perfino al cimitero: rinviato a giudizio per stalking

Neanche una condanna a un anno lo ha fermato. Vita da incubo per una giovane donna, seguita ovunque e perseguitata da continue chiamate

Nonostante una condanna a un anno per stalking, sarebbe tornato alla carica nei confronti della ex compagna. Non solo attraverso "plurimi" contatti telefonici anche più volte al giorno, utilizzando cabine telefoniche o telefoni non intestati a lui, ma avrebbe minacciato la donna e suo figlio tanto da "costringerli ad alterare le proprie abitudini di vita".

E' quanto scrive la procura nella richiesta di rinvio a giudizio formulata a carico dell'imputato - un umbro di 40 anni - la cui udienza preliminare è approdata oggi davanti al gup Lidia Brutti. Il giudice, al termine della camera di consiglio, ha disposto per l'uomo il rinvio a giudizio.  Parte civile con l'avvocato Delfo Berretti (foto in basso) la ex compagna dell'imputato che avrebbe subito il comportamento ossessivo dell'uomo in vari episodi, risalenti fin dal 2015.

Secondo le contestazioni mosse dal pm all'imputato, in più occasioni si sarebbe appostato nel luogo di lavoro della donna, per poi aspettare dietro la siepe che uscisse, correrle incontro e bloccarla per evitare che partisse a bordo dell'auto. In un'altra occasione avrebbe seguito la ex anche al cimitero, mentre la donna era andata in visita a un parente defunto. E ancora offese, pedinamenti, e timore per la propria inculomità tanto da costringerla - sostiene l'accusa - ad abbandonare ripetutamente il suo posto di lavoro. Il giudice ha stabilito che la vicenda merita ora il vaglio dibattimentale e la prima udienza del processo è stata fissata al 28 novembre del 2019. L'imputato è difeso dagli avvocati Paccoi ed Egidi.


Si parla di