Cronaca

Gli angeli del sisma, dalle persone salvate ai monumenti messi in sicurezza: tutti i dati degli eroici vigili del fuoco

Da quella tremenda scossa del 24 agosto che ha piegato il Centro Italia, chiunque ha potuto ammirare la splendida e fondamentale opera della macchina dei soccorsi che si sono attivati per far fronte alla prima emergenza

Da quella tremenda scossa del 24 agosto che ha piegato il Centro Italia, chiunque – da cittadino, giornalista o abitante delle zone colpite – ha potuto ammirare la splendida e fondamentale opera della macchina dei soccorsi che si sono attivati per far fronte alla prima emergenza. Quella più delicata. Quella dove ancora – sotto le macerie – potrebbero essere salvate vite umane.

Dai primi minuti dopo il sisma delle ore 3.36 del 24 agosto 2016  sono stati  inviati nel territorio della Valnerina oltre 120  vigili del fuoco dell’Umbria e che subito sono stati impegnati nei soccorsi. Verificato che  nel territorio umbro non erano presenti persone rimaste coinvolte o da soccorrere, tre squadre sono poi state inviate oltre il confine regionale raggiungendo i centri abitati di Cittareale, Arquata del Tronto ed Accumoli dove la situazione era complessa, molto più complessa. Sotto le macerie c’erano le persone. Con coraggio e dedizione hanno  estratto dalle macerie alcune persone vive  e, purtroppo, anche diverse vittime.

A Norcia e nei comuni  limitrofi anche  con il contributo dei vigili del fuoco volontari i vigili del fuoco di Perugia e di Terni coordinati dalla Direzione Regionale dell’Umbria è stata avviata la macchina dei soccorsi per fronteggiare tutte le richieste  che i cittadini  facevano direttamente chiesta alla sala operativa del 115 per la presenza di lesioni con la conseguente necessità di verificare la possibilità di utilizzare o meno gli edifici interessati e quelli limitrofi, per il recupero dei generi di prima necessità (farmaci, indumenti) all’intero delle abitazioni che erano state abbandonate dopo le scosse sismiche.

In alcuni casi è stato necessario intervenire per mettere in sicurezza gli impianti del gas che presentavano perdite con conseguente rischio di esplosioni.

Per fronteggiare al meglio le richieste dei cittadini sono stati costituiti  dei presidi VF nelle frazioni di San Pellegrino, Castelluccio oltre che nei pressi di piazza Romana a Norcia Paese. )  con  oltre 30 i mezzi operativi dei vigili del fuoco presenti in zona. Altre squadre hanno  operato da subito  a Preci ed a Cascia ed a Monteleone di Spoleto.  L’attività operativa è coordinata dal Comandante Marco Frezza, dal Vicario Monopoli e dai funzionari tecnici presenti sul territorio presso i vari centri operativi costituiti per la circostanza (CCS, COM, COC).

Altri interventi sono stati eseguiti nel comprensorio di Foligno sia in quello di Spoleto per la presenza  di lesioni ai fabbricati, distacchi di gronde e di intonaco. In questi ambiti seppur con metodi speditivi sono state individuate le  “zone rosse” cioè quella zona non più accessibile alla popolazione che conseguentemente deve essere alloggiata in altre strutture.

L'opera dei vigili del fuoco nelle zone colpite si è sostanziata  sull'assistenza alla popolazione, con operazioni svolte per il recupero di beni dalle abitazioni lesionate e dalle attivita' commerciali,  per la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale il tutto coordinato dalla Direzione regionale dell'Umbria dei vigili del fuoco, attraverso il cosiddetto "Comando di cratere", insieme al Comando operativo avanzato presente a Norcia, con i campi base allestiti a Norcia, Cascia e Preci.

.A Norcia  per  facilitare le operazioni di accesso alla zona rossa per il recupero dei beni di prima necessità sono state attivate due postazioni con UCL uno a Porta Romana e l’altro nella zona contrapposta di Porta Ascolana. Ad oggi una postazione dei vigili del fuoco è ancora presente al Centro Operativo Comunale di Norcia.

Un primo bilancio effettuato al 4 dicembre 2016 in occasione della  S. Barbara  - patrona dei vigili del fuoco  riportava un complessivo di  circa 10.000 interventi  riferiti al sisma (non soltanto in Valnerina ma anche a Foligno e Spoleto), portati a compimento con personale proveniente anche da altri comandi ed ancora operativo a Norcia, Cascia e Preci.

In occasione di questa festa dei vigili del fuoco, con un post sul suo profilo Facebook la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha voluto rivolgere un particolare ringraziamento a tutto il Corpo dei Vigili del Fuoco che sin dai primissimi minuti sono impegnati in una generosa e straordinaria opera di soccorso delle popolazioni in tutte le aree colpite dal sisma dello scorso 24 agosto.

OPERE SALVATE Numerosi gli interventi effettuati in questi dodici mesi per la tutela dei cosiddetti “Beni Culturali” con il recupero da edifici danneggiati o comunque resi inagibili dal sisma di opere  a cominciare  dalle reliquie di S. Benedetto, alcune parti del rosone della facciata della basilica di San Benedetto, a Norcia. Sulla stessa chiesa per attenuare i  danni del maltempo  i vigili del fuoco hanno applicato alle pareti superstiti dei teli per proteggere le opere d’arte. E dopo i danni più rilevanti della scossa del 30 ottobre si è provveduto al recupero di altre opere, alla rimozione di parte delle macerie ed alla messa in sicurezza delle strutture rimaste in piedi tra cui la grande facciata.

Sempre a Norcia si è provveduto alla messa in sicurezza della torre civica annessa al municipio per consentendo  quindi di poter operare  anche sulla facciata della  Basilica di San Benedetto. In questo caso i VVF, come  in altri campanili, dopo il recupero delle campane hanno realizzato e posizionato opere di cerchiaggio e tirantatura per  tenere insieme la parti sconnesse dell’imponente struttura.

Alcune opere d’arte, fra cui statue lignee, sono state invece prelevate dal museo La Castellina e messe al sicuro. Sono diverse centinaia  le opere  salvate dalla distruzione tra queste recupero della pala d’altare di Jacopo Siculo a Norcia dalle macerie della chiesa di san Francesco.

Nel contesto emergenziale i tecnici dei vigili del fuoco sono stati impegnati nelle verifiche di stabilità degli edifici pubblici e privati per  definire la possibilità di utilizzarli mentre i lavori di valutazione dei danni per gli immobili inagibili è stato effettuata da personale tecnico della regione che in alcuni casi ha richiesto il supporto dei vigili del fuoco.

Le situazioni più complesse e tutti gli edifici di interesse pubblico sono state  valutate da speciali gruppi Tecnici (GTS) attivati dai Comuni  ai quali hanno preso parte i vigili del fuoco.

In questo ambito sono stati definiti i progetti per la prima  messa in sicurezza dei fabbricati con l’esecuzione delle cosiddette “opere provvisionali” che,  per la quasi totalità,  sono poi state poi eseguite dagli stessi vigili del fuoco  con impegni considerevoli (più squadre per diversi giorni di lavoro).

Questi interventi anno consentito di limitare le zone rosse e permettere ai cittadini di riutilizzare immobili o spazi pubblici come nel caso del centro storico di Norcia che progressivamente è stato riaperto al pubblico

In alcuni casi si è dovuto procedere alla demolizione degli edifici anche in questo caso i vigili del fuoco sono stati chiamati ad agire ed alcune attività sono  ancora in corso come  a Castelluccio ed a San Pellegrino di Norcia impegnando  mezzi speciali e personale appositamente preparato.

Sono alcune decine le  demolizioni sin qui eseguite molte delle quali hanno consentito la riapertura di strade e quindi l’accesso a zone o edifici meno danneggiati.

Numerosi sono stati i riconoscimenti e gli apprezzamenti a favore del Corpo Nazionale di Vigili del Fuoco e tra questi: a Cascia ed a Preci, con particolari motivazioni,  è stata concessa dai Sindaci  con delibera dei relativi Consigli Comunali la “Cittadinanza Onoraria”.

In una cerimonia che  si è svolta ad Assisi l’Ordine nazionale  dei psicologi  unitamente all’Ordine regionale dell’Umbria ha consegnato il premio quale riconoscimento per la meritoria attività svolta nei paesi dell’Italia centrale a seguito del gravissimo evento sismico, per l’altissima professionalità dimostrata nella gestione dell’emergenza e per il prezioso supporto dato alle persone coinvolte”.


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