Cronaca

Erano l’incubo dei commercianti del centro storico, oltre 10 colpi in un anno: arrestati ladri seriali

Dalle farmacie alle pizzerie, il trio di ladri seriali ha collezionato oltre dieci furti a Perugia e in centro storico

Dieci colpi in meno di un anno:  il loro bersaglio erano soprattutto le attività commerciali del centro storico, ma ora, dopo un’articolata attività di indagine della polizia, il trio di ladri seriali (composto da due tunisini e un palestinese) è stato smantellato. Il numero dei colpi e i gravi indizi di reato a loro carico, li ha fatti finire in carcere dopo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Perugia ed eseguita dalla Squadra Mobile.

A cogliere il legame tra i vari episodi- verificatisi dal maggio 2015 al gennaio 2016- sono stati i poliziotti della Squadra Volanti, diretta dal vice questore aggiunto Isadora Brozzi che, esaminando le denunce ricevute, hanno dato il via ad una complessa attività d’indagine che ha portato ad identificare i tre stranieri. 

Il primo episodio registrato risale al maggio 2015, quando una signora perugina intenta a fare rifornimento di benzina in un distributore di Via Pievaiola, era stata sorpresa da un giovane extracomunitario che, aperto con gran velocità lo sportello lato passeggero, aveva sfilato dalla borsa il portafoglio e il telefono cellulare dandosi poi alla fuga.

Nel giugno dello stesso anno, un imprenditore perugino aveva denunciato di essere stato vittima di estorsione. L’uomo aveva riferito che mentre si trovava all’interno della propria pasticceria, in zona Madonna Alta, intento a scaricare il furgone della merce da esporre, aveva visto due maghrebini avvicinarsi e dirigersi uno all’interno del locale e l’altro al furgone. Ma quando si era accorto che il telefonino era sparito, gli avevano intimato che se rivoleva il cellulare, doveva raggiungerli alla stazione per il “riscatto”.

Nello stesso periodo, un’altra pasticceria di via Cortonese era stata oggetto di furto. Secondo il racconto dei derubati, due nordafricani si erano introdotti nei locali adibiti a spogliatoio del personale e, arraffato un portafoglio, si erano dati alla fuga.           

Nel luglio 2015 ad essere colpita fu una farmacia della zona “Fontivegge” dove due magrebini si erano introdotti e, dopo aver chiesto informazioni su uno sciroppo per la tosse distraendo il commesso, avevano forzato la cassa e rubato 200 euro. Pochi mesi dopo, ad essere presa di mira anche una gelateria del centro storico, in cui i ladri.  Nel dicembre 2015, all’interno di una pizzeria del centro, di prima mattina, mente la titolare era intenta a preparare le prime pizze da infornare, si era accorta che un uomo, con un gesto fulmineo, era entrato e si era appropriato della sua borsa, per poi darsi alla fuga.

A gennaio 2016 il teatro è stata una gioielleria ma medesimo lo schema criminale: in questo caso, un giovane maghrebino era stato notato avvicinarsi con fare sospetto alla cassa. Sentitosi scoperto, aveva provato a dissimulare il suo intento chiedendo informazioni su un anello ma, non potendo più agire, si era visto costretto a darsi alla fuga è troppo tardi ed è costretto a darsi alla fuga a mani vuote. Ancora a gennaio del 2016, in un’altra pizzeria del centro, viene rubato uno smartphone che una cliente, in compagnia di amici, ha appoggiato distrattamente su un tavolo. Anche in questo caso, come in altri analoghi, i ladri sono in due e, dopo il colpo, si danno alla fuga.

Nel giugno 2016, una scena già vista: una signora si ferma a fare benzina in zona Fontivegge, lascia sul sedile il suo telefono cellulare e, in un attimo, gli viene asportato senza che se ne accorgesse. Il malcapitato, dopo aver provato a contattare il numero della sua utenza, si era sentito rispondere da una voce maschile con accento straniero che, se voleva riavere il telefono cellulare, avrebbe dovuto versare 50 Euro di “riscatto”. Il suo interlocutore, assieme ad un complice, in realtà sostava a pochi metri da lui, ma appena accortisi che l’uomo stava chiamando le forze dell’ordine, si erano dati a precipitosa fuga.

Nei giorni scorsi, alle prime luci dell’alba gli agenti della Mobile hanno rintracciato uno dei tre ladri e l’hanno arrestato. I due complici, invece, hanno ricevuto la notifica dell’ordinanza nel carcere di Capanne, dove erano già detenuti per altre cause. 


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