Stavolta gli interessi e i danni li pagherà l'usuraio alla famiglia che ha strozzato per anni e che è stata costretta a cambiare casa e regione per fuggire da lui. I soldi non sono molti ma il cravattaro, stando alla sentenza del Tribunale di Livorno, dovrà risarcire le vittime e le parti civile. 

Tra cui anche la Fondazione contro l'Usura in Umbria che aveva assistito la famiglia ridotta in povertà dagli interessi mostruosi richiesti dal condannato per un prestito. Il riconoscimento del risarcimento anche alla Fondazione è la novità della sentenza:

“La sentenza ha un valore importante – ha sottolineato il presidente Bellocchi -, non soltanto per il riconoscimento dei danni diretti subiti dalle vittime dell’usura, ma anche per avere accertato e riconosciuto un autonomo danno alla Fondazione, in quanto ente portatore di interessi diffusi e generali, vista anche la natura pubblica dei fondi impiegati”. La Fondazione aveva parimenti presentato un’“autonoma costituzione”, tramite la vicepresidente avvocato Lucia Baldoni, assistita dal dottor Alessandro Valente.