Cronaca

Allevatori e bestiame salvati dai colleghi agricoltori sotto la tormenta: "Servono subito strutture e alloggi"

La collaborazione tra imprenditori nelle difficili giornate del maltempo dove la neve aveva isolato molte zone in Valnerina. Coldiretti ha chiesto alle istituzioni di fare presto per completare le strutture terremotate

Durante i giorni più critici del maltempo in Valnerina - superati in alcuni punti anche il metro e mezzo di neve - c'è stato bisogno della collaborazione degli agricoltori del posto per andare a salvare i "colleghi" allevatori rimasti isolati e che rischiavano, senza un aiuto immediato, di perdere i propri prodotti (dal latte ai formaggi ai salumi) oltre che di perdere parte del proprio bestiame. 

Infatti grazie agli agricoltori armati di trattori si è potuto accedere sulle strade innevate garantendo l’operatività, nelle aziende più isolate, degli impianti di mungitura e abbeveraggio, così come della consegna dei prodotti. Si è rischiato di lasciare senza acqua e senza cibo per giorni gli animali. Una situazione meteo aggravata dal dramma del sisma. Ed è per questo che Coldiretti ha chiesto alle istituzioni di fare presto per completare le strutture, le case, i magazzini e le stalle crollate o semi-inagibili dopo le scosse del 24 agosto e del 30 ottobre scorso.

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"Con le temperature a picco e l’aumentare dei disagi per le aziende è importante l’arrivo - hanno ribadito per l’occasione il presidente e il direttore Coldiretti Umbria Albano Agabiti e Diego Furia - e il completamento delle strutture previste, per la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo. Il maltempo va, infatti, ad aggravare la situazione degli animali, che hanno bisogno di ricoveri con le stalle distrutte o inagibili. Ma secondo Coldiretti serve anche garantire in tempi brevi una sistemazione a quegli agricoltori e allevatori che hanno avuto le case crollate o lesionate".
 


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