Cronaca

Valnestore "Terra dei Fuochi", altre 4 aree a rischio contaminazione: la mappa stilata dal Comitato

I terreni inquinati e sottoposti a sequestro dalla Procura in Valnestore,  la cosiddetta Terra dei Fuochi dell'Umbria, sono soltanto la punta dell'ice-berg? Sembrerebbe proprio di sì. Infatti  da scavare (e sequestrare) secondo i cittadini e il Comitato Soltanto la Salute nella Valnestore ci sarebbe ancora e pure parecchio purtroppo.

Valnestore "Terra dei Fuochi", troppi quei casi di tumore: "bonifiche subito e il picco non è stato ancora raggiunto"

"Nessuna indagine circoscritta se si vuole accertare tutta la verità e avviare una bonifica seria dell'area": ha così tuonato nel corso della conferenza Ivano Vitali del comitato Soltanto la Salute che già alla Commissione Eco-Mafie ha consegnato un dossier con delle richieste specifiche su dove andare a cercare. Cercare cosa?  Quelle polveri (rifiuti speciali e pericolosi) provenienti da La Spezia, residui di combustioni di altre centrali, che si sospetta siano state portate fino in Umbria per uno smaltimento non proprio alla luce del sole.  Secondo quanto ricostruito dal Comitato negli anni '80 di camion con le polveri speciali ne sarebbe arrivati tanti in Valnestore, soprattutto di notte. Molti gli autisti pronti a confermare di aver fatto questa tratta per un lungo periodo. 

Individuate, come detto, anche quatto aree sospette (descritte nel dossier per la Commissione e per la Procura): "Si richiede che le indagini in corso si concentrino, con maggiore attenzione sui siti interessati dal loro interramento ed il particolare nella zona della Potassa, nell'area occupata da un ex discarica, nell'abitato di Macereto e nell'area di pertinenza degli impianti sportivi di Tavernelle". Tutti terreni dove vederci chiaro per poi avviare opere di riqualificazione ambientali o delle vere e proprie bonifiche. 


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