Cronaca

Maltrattamenti nel centro per disabili, interviene il garante regionale: "Grave se gli operatori si trasformano in violenti"

Le prime mosse delle difese: chiesto l'interrogatorio di garanzia e accertamenti sui video delle presunte violenze

L'indagine sui presunti abusi nel centro diurno Forabosco va avanti, con nuove rivelazioni e intercettazioni che raccontana di un insieme di violenze fisice e verbali, che hanno raggiunto anche le minacce di morte.

Sulla vicenda, intanto, va annotata la presa di posizione dell'avvocato Massimo Rolla, garante dei diritti delle persone con disabilità della Regioen Umbria: "Ho appreso degli arresti per degli episodi di violenza avvenuti al Centro Diurno Forabosco di Collestrada.
Vi sono, ovviamente, delle indagini in corso ma situazioni simili, purtroppo, non sono isolate - si legge in una nota - Sempre più spesso ci troviamo di fronte a casi di violenza compiuti nei confronti delle persone con disabilità, in ogni ambito della vita quotidiana ed anche, ahimè, in Centri diurni residenziali, semi residenziali o in RSA. Ed i colpiti sono i soggetti fragili, che siano persone con disabilità o anziani non autosufficienti ed i colpevoli, o presunti tali, sono le persone che di loro dovrebbero aver cura, attenzione, cioè quegli operatori che da 'amorevoli aiutanti' si trasformano in 'violenti mostri' - prosegue il garante - E la violenza molto spesso non è solo fisica, ma anche verbale, dispregiativa della condizione delle persone stesse. Occorre una scelta oculata del personale oltre una formazione specialistica degli operatori sia all’interno delle RSA e sia all’interno dei Centri diurni residenziali e semiresidenziali ed occorre che episodi simili, se accertati dalle istituzioni competenti, siano puniti adeguatamente - conclude l'avvocato Rolla - Inoltre le segnalazioni da parte delle famiglie e delle persone sono fondamentali per ottenere un tempestivo aiuto; non abbiate paura di denunciare episodi di violenze e/o discriminazioni".

L'indagine è iniziata proprio a seguito dell'esposto di un genitore che aveva notato dei lividi sul corpo del figlio.

Tornando all'inchiesta si registrano le prime mosse difensive. L'avvocato Giuseppe Berellini, che difende uno degli indagati ai domiciliari, sta vagliando gli atti e punta almeno alla riqualificazione del reato da maltrattamenti ad abuso di mezzi di correzione. Reato che non prevede le misure cautelari.

Da valutare anche l'insieme dei filmati, in quanto dai fotogrammi si cristallizza l'eventuale atto violento, ma non quello che è accaduto prima e dopo. Già avanzata una richiesta di interrogatorio che potrebbe svolgersi nei prossimi, giorni e, comunque, prima di Natale. e dice che bisogna guardare tutto quello che è successo prima dei singoli fotogrammi almeno per quanto riguarda il suo assistito. Interrogatorio di garanzia entro il 26 dicembre, quindi probabile prima di Natale.


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