Cronaca

L'amico di famiglia, entra in casa e tenta di violentare la figlia di un "compare"

Era impegnata nelle pulizia di casa, quando un uomo è entrato nell'abitazione cercando di violentarla. La ragazza che adesso ha 24 anni - residente a Marsciano - si è fortunatamente salvata. Il caso è finito in tribunale

Il padre era andato al lavoro e lei come ogni mattina era impegnata nelle pulizia di casa. Poi quell’auto e infine quell’uomo. Un compaesano, uno che conosceva da tempo, uno che conoscevano tutti. La porta aperta. Un guizzo che dura un secondo. Poi l’agguato.

“Ero sola – racconta la ragazza davanti al pm Chicchella – è arrivato con la scusa di venire a trovare mio nonno”. In aula il silenzio. “Sei così bella mi ha detto – racconta ancora la 24enne – e poi mi ha immobilizzata dandomi dei baci sul collo”. Una richiesta diretta: “Voglio fare l’amore con te”. Insistente, senza freni. Infine la minaccia, ma questa volta da parte di lei: “Arriverà presto mio padre, smettila”.

Un racconto che dura una manciata di minuti, ma che nasconde la paura di una giovane aggredita proprio in casa sua. “L’uomo beveva – dirà in aula l’avvocato Menicacci -, da poco aveva perso una figlia”. Una scusante però che non ha niente a che fare con l’aggressione. L’imputato non si trova in aula. Vuole stare lontano dai riflettori, considerando quell’atto un momento di scellerata follia.


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