Cucina

Zampone modenese, un "must" per il Cenone di fineanno

Scopriamo le origini e i metodi di cottura di questa pietanza tipica

Quando pensaimo alla notte di San Silvestro e alla tipica cena che precede il cambio di calendario, sono varie le pietanze che non possono mancare, pietanze dalla valenza simbolica o augurale, che fanno parte della tradizione culinaria del nostro Paese. Tra queste c'è senza dubbio lo Zampone di Modena. La sua origine è molto antica, vediamola insieme, prima di spiegare come si cuoce alla perfezione questo immancabile piatto di fine anno.

Storia

Come riporta il sito Qualigeo, le origini dello Zampone Modena IGP risalgono al 1511: i cittadini di Mirandola (MO), assediati dall’esercito di Papa Giulio II della Rovere, decisero di macellare i maiali per sottrarli al saccheggio e di insaccare la carne dapprima nella cotenna, dando vita al cotechino e, successivamente, nelle zampe dei suini creando lo zampone. Il prodotto che ne derivò ebbe grande successo e si diffuse nei mercati limitrofi a partire dal XVIII secolo, anche grazie all’aumento della produzione delle antiche botteghe salumiere, la Frigeri e la Bellentani.


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