Economia

Aeroporto, i nuovi voli per l'estate in partenza da Perugia: 14 nuove tratte

Da Amsterdam a Casablanca, passando per Olbia, Palermo e molte altre. A settembre il volo per Milano

Da Amsterdam a Casablanca, passando per Olbia, Palermo e molte altre. Fino a 14, per la precisione. L'aeroporto di Perugia si fa bello in estate. Due nuove compagnie, Fly Marche e Fly Volare, con due aerei differenti: il primo da 19 posti, il secondo da circa 139 passeggeri.

Si parte da luglio, entro le prime due settimane. Per settembre, invece, annunciano già il volo Fly Marche (19 posti) Perugia-Milano Linate, due volte al giorno.

Andiamo con lo stesso ordine, prima FlyMarche. I nuovi voli dall'aeroporto di Perugia toccheranno Bastia (Corsica), Zara, Lussino, Rimini, Mostar, Isola d'Elba e Olbia. Scrive Sase, in una nota: "Dal 15 luglio partiranno inoltre i voli gestiti dal Tour Operator FlyMarche, operati con un aeromobile LET410 da 19 posti, che effettuerà collegamenti da/per Olbia, l’Isola d’Elba, Lussino – isola croata – e Zara, sempre in Croazia, in un progetto che prevede di convogliare traffico su Perugia anche dagli scali di Ancona e Rimini. Inoltre, dal 1 settembre prossimo, FlyMarche opererà sulla Perugia – Milano Linate con 2 voli giornalieri andata e ritorno, effettuati dal lunedì al venerdì".

E adesso FlyVolare, compagnia con capitali italiani, ma maltese, che farà “base” all'aeroporto di Perugia. Secondo quanto riportato dal presidente Sase, Ernesto Cesaretti, dal 15 luglio si volerà a Brindisi, Casablanca, Amsterdam, Cagliari, Olbia, Palermo,  Lamezia. E forse Lampedusa. I biglietti saranno in vendita dal primo luglio. "FlyVolare - scrive Sase - , nuovo vettore italo-maltese, posizionerà presso l’aeroporto dell’Umbria un aeromobile di base – modello Airbus A319 da 139 posti - aprendo numerose rotte e andando ad intercettare quella domanda di traffico non ancora coperta dalle compagnie attualmente presenti presso lo scalo umbro". Copenaghen, invece, è l'idea per l'inverno. Idea, appunto. 

Sì, ma come andiamo a passeggeri, all'aeroporto di Perugia? La risposta è sempre della società che gestisce lo scalo umbro, ed è entusiasta. "Positivi i dati di traffico registrati nel periodo 1 gennaio – 20 giugno 2017 - scrive Sase - , che ha visto totalizzare 107.681 passeggeri, pari ad una crescita del 21% rispetto allo stesso periodo del 2016 - quando furono 88.886 - e del +27,8% sul 2015 (84.260 passeggeri). Considerando le sole rotte già operative viene confermata per il 2017 la previsione di 250mila passeggeri, che potrebbero superare i 350mila con i nuovi collegamenti previsti". 

E il presidente di Sase, Ernesto Cesaretti, esulta: "Siamo molto soddisfatti che due nuove compagnie abbiano deciso di puntare sull’Umbria, andando a coprire segmenti di mercato tra loro differenti ma di importanza strategica per il territorio. I nuovi collegamenti nazionali ed internazionali possono rappresentare un’importante spinta per lo sviluppo delle Imprese e delle Università, oltre che un impulso per il turismo, che siamo certi trarrà ottimi benefici in particolare dall’attesa rotta su Amsterdam". 

Esulta anche la presidente Marini: “Il trasporto aereo in Umbria, e l’aeroporto ‘San Francesco’, grazie ai consistenti investimenti che abbiamo effettuato insieme alla Camera di Commercio ed alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, potranno a breve effettuare un importante salto di qualità”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso della conferenza stampa convocata dalla SASE (la società che gestisce lo scalo umbro) sui nuovi collegamenti aerei, svoltasi a Perugia, a Palazzo Donini, cui ha partecipato insieme al presidente della società, Antonio Cesaretti, presente – tra gli altri – l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporto, Giuseppe Chianella. “Accanto alle risorse che abbiamo garantito, e che continueremo a garantire ancora per i prossimi tre anni – ha aggiunto Marini - a favore del piano straordinario di sviluppo dell’aeroporto e delle tratte aeree, abbiamo potuto anche contare su risorse ordinarie che la SASE ha destinato agli investimenti, grazie ad una gestione rigorosa della società. Si tratta di un risultato importantissimo, se consideriamo che molti dei piccoli aeroporti italiani, con società di gestione a prevalente partecipazione pubblica, stanno vivendo momenti difficilissimi ed in alcuni casi hanno dovuto chiudere l’attività”.

   La presidente ha quindi ricordato di aver posto anche in sede europee la questione della tutela dei piccoli aeroporti, con meno di un milione di passeggeri/anno dove “la partecipazione di capitali pubblici è fondamentale per poterne assicurare la funzionalità”, senza che questi vengano definiti aiuti di stato, in quanto per realtà di aree interne e lontane da grandi infrastrutture aeroportuali e reti ferroviarie di alta velocità, tali strutture svolgono una irrinunciabile funzione di servizio. Un altro tema posto dalla presidente Marini quello della necessità di un “confronto franco con gli operatori turistici affinché vi possano essere ulteriori investimenti integrativi a quelli già garantiti, e che potrebbero derivare dalla tassa di soggiorno. Risorse da destinare al potenziamento di alcuni collegamenti strategici per lo sviluppo del turismo in Umbria”.

Infine, la presidente Marini ha sottolineato la necessità di una positiva integrazione tra l’attività dell’aeroporto e la rete ferroviaria, anche in considerazione della realizzazione di una stazione ferroviaria al servizio dello scalo aereo; tema sul quale è già stato avviato un confronto con i vertici del Gruppo ferrovie italiane.


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