Il lavoro nelle cooperative sociali durante l'emergenza sanitaria, l'esempio di Frontiera Lavoro
I servizi e le attività della cooperativa sociale Frontiera Lavoro durante l’emergenza Covid 19
Lavorare nel sociale, occupandosi di fragilità, fronteggiando l'emergenza sanitaria da Coronavirus, è difficile, ma il lavoro faticoso viene ripagato ogni giorno.
Nonostante le difficoltà la cooperativa Frontiera Lavoro non ha mai smesso di operare nei settori delle politiche attive del lavoro, delle mediazione interculturale e dei servizi educativi rivolti a minori.
Non si sono interrotti nonostante l’emergenza sanitaria in atto i corsi di italiano e i laboratori gratuiti rivolti a cittadini extracomunitari, con 40 utenti. Attraverso le applicazioni di messaggistica istantanea e piattaforme di e-learning, a cui è possibile accedere tramite smartphone o tablet, è stato possibile erogare servizi a persone straniere che desiderano apprendere la lingua italiana e approfondire tematiche sociali, lavorative, attività culturali e informazioni sanitarie. Sempre attraverso lo strumento della videochiamata prosegue l’orientamento al lavoro delle 25 persone immigrate inserite nel progetto “SPRAR del Comune di Gubbio”.
Il “Progetto Next 5.14” ha proposto un’azione di formazione per docenti degli istituti superiori del perugino avente ad oggetto l’analisi degli strumenti compensativi e dispensativi per studenti con disturbi specifici dell’apprendimento.
Sono 12, invece, gli studenti delle scuole secondarie di primo grado del Comune di Corciano che continuano, due volte a settimana, ad usufruire dei servizi previsti dal progetto di “Tempo integrato” attraverso videolezioni finalizzate al supporto scolastico. Un’attenzione particolare viene riservata ai più piccoli con attività di aiuto compiti e laboratori creativi rivolti in modalità da remoto a 41 allievi delle scuole primarie di Corciano e Mantignana. Il servizio “Spazio Gioco”, rivolto a 39 bambini di Corciano dai 3 ai 6 anni di età, prevede sempre a distanza laboratori creativi.
Ricorre alla tecnologia anche il progetto “Coltivare Talenti”, un laboratorio educativo di comunità per preparare all’imprenditoria agricola giovani vulnerabili, i cui 7 partecipanti di età compresa tra i 18 e i 35 anni di età, attraverso videochiamate possono proseguire il loro percorso di orientamento, strutturato in cinque incontri, propedeutico all’attività pratica prevista dall’intervento progettuale.
In seguito alle disposizioni per il contenimento del Covid-19 sono state sospese anche tutte le attività trattamentali all’interno del penitenziario di Perugia con il coinvolgimento di 72 detenuti.
“Questo è il momento di tenere i nervi saldi - dichiara Roberta Veltrini, presidente di Frontiera Lavoro - e mettere in circolo tutte le idee e le energie possibili. La speranza è che, passata l’emergenza, si faccia tesoro dell’esperienza maturata e si valorizzi questa parte così importante della società”.