Economia

Casa, un mutuo sociale per le famiglie affittuarie di alloggi pubblici

La proposta porta la firma di Rocco Valentino, consigliere regionale del Pdl: niente intermediazione delle banche, rate d'acquisto al posto dell'affitto, interessi dell'1 per cento e stop ai pagamenti per un periodo in caso di crisi

Il mutuo sociale sbarca in Consiglio regionale dopo essere diventata legge a Roma con la Giunta Polverini. Rocco Valetino, consigliere regionale del Pdl, ha presentato la proprosta di legge per poter permettere alle famiglie a basso reddito di diventare proprietarie dell'immobile pubblico attualmente in affitto o in quelli da realizzare in futuro. La legge permette di aggirare i vincoli sempre più stringenti delle banche in fatto di mutui dove gli interessi sono saliti alle stelle e le garanzie richieste sono fuori dalla portata di una famiglia con un reddito di 15-17mila euro all'anno.

Nel testo di Valentino si prevede che la vendita dell'immobile avviene  tramite il pagamento di una rata mensile - come se fosse un affitto - direttamente all'ente che gestisce gli alloggi pubblici fino alla fine dell'estinzione del costo della casa. L'interesse deve essere simbolico - per le spese di gestione: all'1 per cento - e la rata non deve superare il 20 per cento dello stipendio mensile portato a casa dagli acquirenti sociali. Prevista anche una sospensione per un periodo in caso di disoccupazione del titolare.

"Con questa proposta - ha spiegato il consigliere regionale del Pdl Rocco Valentino - riteniamo di aver fornito alla Regione Umbria uno strumento di facile e immediata applicazione, dei cui effetti positivi potranno godere, entro un breve periodo, tutte le classi sociali più deboli: ora tocca alla maggioranza dimostrare la propria sensibilità in merito ad un argomento di così grande interesse pubblico".


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